
¡HOLA!
Comunicare con tutti, senza ostacoli, senza frontiere e low cost!
Non ti piacerebbe?
¡Ciao! Mi chiamo Fabio, sono italiano e dopo aver girato per mezza Europa, sono finito da tempo a Valencia, in Spagna.
E ogni giorno mi piace di più.
E che faccio qui?
- Sport (per scherzo)
- leggo di tutto (per davvero)
- viaggio (anche se non quanto vorrei, sigh)
Ma soprattutto adoro le lingue.
Non sono né glottologo né filologo: ammiro il loro lavoro, è senza dubbio imprescindibile nel mondo d’oggi e invito tutti ad approfondire le scienze del linguaggio.
Però non è la mia specialità.
Io sono un umile linguomane che si diverte con parole in varie lingue.
Perchè sono un mezzo per unire secoli, nazioni e persone; strumenti per evitare incomprensioni, stringere amicizie e, insomma, arrivare ad essere più felici di quello che saremmo senza lingue.
Ullallà, che ampolloso. Ma quindi?
Quindi, imparare una lingua può aprirti orizzonti insperati, che la parlino venti persone o tre miliardi d’esseri umani.
E alcuni miti vanno subito sfatati:
- è possibile imparare una lingua, a otto o a ottant’anni
- è possibile imparare una lingua senza lasciare il tuo paese né casa tua
- è possibile imparare una lingua con poca spesa
- è possibile imparare una lingua con il tuo attuale corredo genetico (talento per le lingue? Ma per favore)
Riassumendo…
Puoi padroneggiare qualsiasi lingua e lanciarti al mondo!
A forza di sudare lacrime e sangue in corsi di lingua online, offline, di gruppo, privati, video, audio, testi, combinati, intensivi, estensivi, a pagamento, gratis, di lingue neolatine, semitiche e sino-tibetane, in tutto il mondo, mi sono reso conto che i metodi docenti sono sempre gli stessi e gli errori pure.
Spesso, uno ha l’impressione che in questo settore i protagonisti siano gli istituti educativi, i professori, le case editrici e gli altri attori coinvolti dal punto di vista del business.
In altre parole, sembra che l’insegnamento delle lingue sia al servizio di tutti meno che a quello degli studenti.
Troppe volte, all’uscita dalla lezione o alla fine dell’intero corso, ho avuto il sospetto d’avere imparato giusto quanto giustificasse la mia presenza lì: abbastanza da darmi l’impressione che serviva a qualcosa, ma poco per raggiungere un livello accettabile prima dell’anno di grazia 2150.
Forse ti suona familiare?
Ho finito per convincermi che se non avevo conseguito di più era perché, evidentemente, o i miei neuroni non erano all’altezza o non mi ero impegnato a sufficienza.
Nient’affatto.
Ho riflettuto, identificando i punti critici dei vari metodi da me sperimentati; mi sono ispirato alle migliori strategie che ho trovato in circolazione, le ho testate e ho pian piano sviluppato una tecnica che mi ha aiutato ad ottenere, finalmente, risultati veri.
I punti principali del mio approccio sono:
1) apprendimento pragmatico: sono convinto che per le necessità del comune mortale, in fatto di lingue straniere, le abbuffate di grammatica e fonetica servono a poco.
Ti suona familiare una situazione tipo:
Uff, tanto stress in classe con i periodi ipotetici del terzo tipo e… come glielo dico adesso al receptionist che nella mia stanza non funziona l’aria condizionata?
2) autodidattismo: dappertutto, in tutte le lingue, a tutti i livelli, gli istituti educativi stanno rendendo un pessimo servizio a gran parte degli studenti. Troppo accademicismo, pure nei gradini più bassi, che comportano lo spreco di importanti risorse ed alti tassi d’insuccesso. Senza menzionare l’insegnamento di gruppo che, per come viene organizzato, è una perdita di tempo.
Ti suona familiare “non sono portato per le lingue”?
3) hacking caratteriale: si studi in gruppo o per conto proprio, arrivano i tempi di vacche magre. Che sia per difficoltà inerenti alla lingua oggetto dei tuoi studi, o per quella piega da fabbrica di stress che spesso prende la vita quotidiana, ho dovuto impratichirmi su come tornare sulla retta via.
Ti suona familiare “non ho tempo” o “fammi vedere quest’ultimo video di gattini poi mi ci metto”?
4) si può imparare una lingua con poca spesa: il sogno di ognuno di noi è quello di un professore privato che ci prenda per mano e che ci guidi fino al madrelinguismo. È evidente: è il metodo più efficace. Ma spesso i budget disponibili sono ristretti.
Ad ogni modo, non ti scoraggiare.
Viviamo nel miglior momento della storia per imparare le lingue con due lire o anche meno. Ci sono infinite possibilità per studiare qualsiasi lingua e raggiungere qualsiasi risultato tu ti proponga.
Cominciamo!
E dato che adesso mi conosci un pò di più, dà un occhio al blog.