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Imparare portoghese: come iniziare subito da zero

By Fabio 6 Comments

Imparare portoghese: come iniziare subito da zero

In vita mia mi sono arrivate un sacco di sorprese. Per esempio…

…parlare portoghese non faceva parte dei miei piani.

Fino ai miei 35 anni, quando, fresco di diploma A2 di cinese e B2 di francese dell’Istituto Nazionale di Lingue della Spagna, mi solleticava l’idea di ripartire da zero con una nuova lingua.

Scelsi un pò per esclusione.

Lo spagnolo lo parlavo da tempo; di francese non c’erano livelli superiori al B2 disponibili; il valenciano lo conoscevo già benino (due mesi dopo ottenni l’attestato di livello C1, detto Valencià Mitjà).

Nuova missione: imparare il portoghese.

Non ne avevo un gran bisogno dal punto di visto lavorativo: ero semplicemente curioso. Già: curiosità. In fin dei conti, cosa sapevo io, del Portogallo, della sua lingua, del mondo lusofono?

Nulla.

Decisi che era ora di rimediare. E conoscendo già italiano, francese, spagnolo e catalano, era venuto il momento di studiare portoghese.

Strada facendo, scoprii altre ragioni per cui vale la pena imparare portoghese.

Secondo me, dovresti farlo per queste qui sotto e poi approfittare del paio di consigli alla fine.

Mi sarebbe piaciuto averli quando ho iniziato a studiare portoghese.

Indice

  • LE 10 RAGIONI PER CUI DEVI IMPARARE PORTOGHESE
    • #1 La lusofonia, questa sconosciuta.
    • #2 Finire in -AO le parole italiane non è parlare portoghese.
    • #3 Leggere Pessoa o Machado do Assis in versione originale portoghese non ha prezzo.
    • #4 La diaspora lusofona è immensa.
    • #5 Se sei stato in Spagna e supponi che più o meno sia la stessa cosa, sbagli.
    • #6 Crisi o non crisi, i paesi di lingua portoghese crescono.
    • #7 Con il suo lessico si ripercorre l’epopea imperiale.
    • #8 Il portoghese è la lingua con più prestiti linguistici, dati e ricevuti, del pianeta.
    • #9 In caso d’emergenza all’estero, parlare portoghese è meglio di gesticolare.
    • #10 Il portoghese è una miniera d’oro culturale.
  • COME STUDIARE PORTOGHESE
    • #1 Il Portoghese Brasiliano Senza Sforzo, di Assimil.
    • #2 Il Nuovo Portoghese Senza Sforzo, di Assimil.
    • #3 Gramática Ativa 1, Lidel Edições Técnicas.
    • #4 Visual Bilingual Dictionary. Portuguese – English, editrice DK.
    • #5 Pimsleur Brazilian Portuguese.
  • GLI ERRORI PIÙ COMUNI DEGLI STUDENTI
  • QUANDO INIZI AD IMPARARE IL PORTOGHESE?

LE 10 RAGIONI PER CUI DEVI IMPARARE PORTOGHESE

#1 La lusofonia, questa sconosciuta.

Con un fine settimana a Lisbona, una settimana in una spiaggia delle Azzorre o due a Fortaleza, non arriviamo a capirla.

C’è un universo al di là dello Sporting di Lisbona, del Benfica, del Botafogo; di Paulo Coelho e della samba; dei pastéis de Belém e della caipirinha; del Carnevale di Rio e della lambada; del petrolio angolano e del cioccolato di São Tomé.

E merita d’esser esplorato. Dà un occhio a queste letture:

  • Viaggio in Portogallo, di José Saramago
  • Dom Casmurro, di Machado de Assis
  • Ancora un Giorno, di Ryszard Kapuściński
  • La Corrispondenza di Fradique Mendes, di Eça de Queirós
  • Un’Isola, Lontano. In Viaggio a Timor Est, di Luís Cardoso
  • Profilo della Letteratura Brasiliana, di Luciana Stegagno Picchio

#2 Finire in -AO le parole italiane non è parlare portoghese.

E no, la canzone Cacao Meravigliao non era brasiliana; né portoghese, né angolana.

Ciò non toglie che sia stata un monumento della storia pop italiana; interpretata, per di più, da una giovanissima Paola Cortellesi e da Nino Frassica!

Ma il portoghese è un’altra cosa: qui sotto un eccellente esempio di musica portoghese, gentilmente offerto da Mariza.

#3 Leggere Pessoa o Machado do Assis in versione originale portoghese non ha prezzo.

Se vuoi sapere di che cosa parlo, puoi dare un occhio a questi libri qui sotto:

  • Perché Sognare Di Sogni Non Miei? Lettere Dal Mio Altrove, di Fernando Pessoa
  • Lisbona. Quello Che Il Turista Deve Vedere, di Fernando Pessoa
  • L’Ora Del Diavolo, di Fernando Pessoa
  • Il Libro dell’Inquietudine di Bernardo Soares (prefazione di Antonio Tabucchi), di Fernando Pessoa

Se tradotti in italiano sono capolavori, immagina come possono essere nell’originale portoghese.

Se hai un livello basico, forse è presto per libri monolingue complessi.

Ma puoi già cimentarti con uno dei migliori metodi al mondo per imparare una lingua: che sono le edizioni in italiano con testo portoghese a fronte.

  • Le Poesie, di José Saramago
  • Dal Mare o Da Altra Stella, di Eugénio de Andrade
  • Messaggio, di Fernando Pessoa
  • Un’Affollata Solitudine. Poesie eteronime, di Fernando Pessoa
  • Ode Marittima, di Fernando Pessoa

Avvertenza: Pessoa dà assuefazione. Ne sapeva qualcosa Antonio Tabucchi.

#4 La diaspora lusofona è immensa.

In Francia, Svizzera, Lussemburgo, Andorra, Olanda, Canada e un’infinità di altri paesi, ci sono comunità di lingua portoghese che organizzano molti eventi. T’invito a frequentarli: sarà uno spasso e potrai esercitare il tuo portoghese gratis.

Festa Nazionale del Portogallo, celebrata il 25 aprile a New York. Parlare portoghese apre molte porte.
Festa Nazionale del Portogallo, celebrata il 25 aprile a New York

#5 Se sei stato in Spagna e supponi che più o meno sia la stessa cosa, sbagli.

Sì, sono fianco a fianco, e il Portogallo non ha altro vicino, a parte l’oceano. Ma Spagna e Portogallo sono molto diversi.

A proposito, c’è una corrente di pensiero che sostiene l’unione dei due, l’iberismo: un’idea che attraversa la geografia peninsulare di tanto in tanto.

Un paio di libri per approfondire sono:

  • Iberismos: Nação e Transnação, Portugal e Espanha 1807 – 1931, di Sérgio Campos Matos, pubblicato dai tipi dell’Università di Coimbra, disponibile solo in portoghese: tosto ma ben fatto.
  • Los secretos de Portugal, di Gabriel Magalhães, pubblicato da RBA Libros, disponibile per ora solo in spagnolo: più scorrevole ma comunque rigoroso. Per vita privata e curriculum, Magalhães analizza il tema da un punto d’osservazione privilegiato.

#6 Crisi o non crisi, i paesi di lingua portoghese crescono.

So che molti diranno: il peso massimo di questo club è il Brasile e lì il Mondiale di Calcio è passato, le Olimpiadi sono finite e il paese è afflitto da corruzione nonché da conflitti sociali e politici molto forti.

C’è chi ironizza sull’eliminazione della B dalla sigla BRIC.

Sciocchezze.

Se vuoi aumentare le tue chance di fare quattrini, imparare portoghese è un ottimo investimento. Oggi e sempre.

A me ha aiutato molto: nel lavoro E nell’ottenere colloqui di lavoro. Gestire clienti, cercare fornitori, andare alle fiere, fare ricerche di mercato, scoprire nicchie. Con un diploma di portoghese in tasca, ancora meglio.

E sebbene la cosa sia passata un pò inosservata, il Portogallo s’è lasciato la crisi alle spalle e va forte.

Non sorprende che un numero crescente di connazionali, lo scelgano come destinazione di lavoro e vita. Ed imparino portoghese prima di trasferirsi.

Ed ora, il Governo ha giusto approvato la legge che cancella la disparità salariale tra uomini e donne. Adesso, guadagneranno tutti lo stesso stipendio. Olé.

Torre de Belém, Lisbona. Imparare portoghese a Lisbona, o praticare portoghese a Lisbona: ottimi piani
Torre de Belém, Lisbona

#7 Con il suo lessico si ripercorre l’epopea imperiale.

Furono loro, secondo quanto sostenuto dal giornalista inglese Martin Page nel suo libro The First Global Village: How Portugal Changed The World, a innescare la globalizzazione, durante l’Era dos descobrimentos.

Page lo dice a voce alta, e un nutrito gruppo di storici e studiosi, lo confermano.

Qui sotto un campione dei saggi che ne parlano, uno dei quali in italiano e tre in inglese:

  • I Portoghesi d’Oro. Re, Nobili, Ebrei, Mori, Mercanti e Popolo Nella Formazione di un Impero, di Giuseppe Papagno
  • The First Global Village: How Portugal Changed The World, di Martin Page
  • Conquerors: How Portugal Forged the First Global Empire, di Roger Crowley
  • The Portuguese Empire, 1415-1808: A World on the Move, di Russell-Wood

È difficile capire come mai solo pochi libri di storia portoghese siano stati tradotti ad altre lingue.

Che ti piaccia la sociologia, la storia, l’economia o viaggiare, saperne di più sull’espansione portoghese sarà di grande interesse.

#8 Il portoghese è la lingua con più prestiti linguistici, dati e ricevuti, del pianeta.

Se sei un appassionato di etimologia come me, scoprire il lungo percorso di una parola di oscure origini nel dizionario portoghese sarà una goduria.

Talvolta, è produzione propria; più spesso, trattasi di parole prese da una lingua e introdotte in un’altra. Il portoghese, quindi, è stato una potente agenzia di trasporto lessicale.

Perché in Brasile chiamano abacaxi l’ananas? Perché ventaglio si dice leque? Come mai la zuppa di gallina è chiamata canja?

O anche: da dove vengono l’inglese cashew, il francese fétiche o l’italiano tucano?

Studiare portoghese è la chiave per scoprirlo 😉 più sotto ti suggerisco come fare.

#9 In caso d’emergenza all’estero, parlare portoghese è meglio di gesticolare.

Spero che tu abbia uno stupendo soggiorno a Lisbona, dove c’è un nucleo di poliziotti poliglotti; però se dovesse toccartene uno del 99% che sa solo parlare portoghese, saprai cosa dirgli.

Viaggiare è una cosa meravigliosa e sapere un poco / abbastanza / molto la lingua locale può essere d’aiuto.

L’ultimo momento in cui vuoi avere problemi è quando sei in vacanza all’estero; ma se capita, meglio essere preparati.

#10 Il portoghese è una miniera d’oro culturale.

Ti piace la musica? ⇒ La Bossa Nova, il Fado, la Morna o il più mondano Sertanejo.

E per le notti di cinema, che non manchino Singularidades de uma Rapariga Loura, Tropa de Élite o Central do Brasil:

Se ti stuzzica la gastronomia, questi volumi sono dei riferimenti:

  • Cucina Brasiliana, di Thiago Castanho
  • My Lisbon: A Cookbook from Portugal’s City of Light, di Nuno Mendes
  • Cuisines of Portuguese Encounters, di Cherie Y. Hamilton

COME STUDIARE PORTOGHESE

Se ti stuzzica la curiosità, ti indico qui come iniziare ad imparare portoghese:

#1 Il Portoghese Brasiliano Senza Sforzo, di Assimil.

Un buon corso, costruito intorno ad una buona strategia. Per saperne di più, leggi il mio post su come funziona il metodo Assimil.

Se inizi da zero, completi la fase passiva e quell’attiva, e poi consolidi grazie ad un tutore quanto imparato, potrai sì raggiungere un livello B1-B2 di portoghese.

Incremento graduale della difficoltà, registrazioni di qualità, cura dei dettagli: Assimil Portoghese è senza dubbio raccomandabile.

Come indica il titolo, si centra sul portoghese brasiliano. È, di fatto, il miglior corso da autodidatta per imparare il portoghese brasiliano che ci sia sul mercato.

#2 Il Nuovo Portoghese Senza Sforzo, di Assimil.

Idem quanto detto sopra, ma centrato sul portoghese europeo.

Se non sai bene quale variante scegliere, non ti preoccupare: una vale l’altra. Scegli il portoghese europeo se pensi di frequentare più il Portogallo, o il portoghese brasiliano se graviterai di più sul Sudamerica.

Una volta raggiunto un B1 in una variante, puoi iniziare a leggere testi, ascoltare audio o vedere film nell’altra variante. Nessuno ha mai avuto problemi.

Pensa alla differenza che c’è tra l’inglese britannico e l’inglese americano standard: non sono identici, ma ci si capisce perfettamente.

#3 Gramática Ativa 1, Lidel Edições Técnicas.

È un manuale di portoghese utile come affiancamento ad Assimil o ad altri testi. Permette di sedimentare conoscenze linguistiche già acquisite, comunque di livello basico.

Sono poco più di cento pagine di esercizi più relative soluzioni, per lavorare in totale autonomia. Non ha audio, del resto non è l’obiettivo del libro migliorare le capacità auditive.

È buono: a me è stato molto utile.

#4 Visual Bilingual Dictionary. Portuguese – English, editrice DK.

È un dizionario visuale, cioè spiega il significato delle parole tramite le immagini. Un modo facile ed efficace di studiare portoghese.

Viene con un bonus: la lingua veicolare è l’inglese, ma grazie alle immagini, non fa niente se uno non conosce l’inglese.

Potrebbe anzi essere un modo per imparare pure quello.

#5 Pimsleur Brazilian Portuguese.

I corsi Pimsleur sono buonissimi. Hanno quasi tutti un approccio 100% audio: niente per iscritto.

Questo qui, consta di 16 lezioni da mezzora ciascuna: lo speaker ti introduce poco a poco al portoghese, a base di dialoghi e spiegazioni brevi.

Ogni volta che insegna qualcosa, devi metterlo in pratica: rispondendo allo speaker o riempendo spazi vuoti a voce nelle tracce audio.

I corsi Pimsleur sono validi, per varie ragioni:

  • eviti di star sempre davanti a libri e schermi elettronici.
  • con auricolari e cellulare, puoi imparare il portoghese portando a spasso il cane o andando al lavoro.
  • le registrazioni sono di prima qualità e non ti insegnano sofismi socratici prima di averti spiegato come si chiede dov’è la stazione della metropolitana.

La lingua veicolare dello speaker è l’inglese: molto basico, per cui se non hai un inglese avanzato, non importa.

Monumento aos Descobrimentos, Lisboa. Dove si parla portoghese? Grazie a loro, in tutti i continenti.
Monumento aos Descobrimentos, Lisboa

GLI ERRORI PIÙ COMUNI DEGLI STUDENTI

  • Pensare che con Duolingo diventerai un portoghese madrelingua. Le App servono piuttosto ad ammazzare il tempo.
  • Supporre che in due mesi ti scambieranno per un lisboeta, dato che portoghese e italiano sono abbastanza simili. Pfff, lasciamo perdere.
  • Credere che parlando spagnolo, sei a metà cammino. Aiuta senz’altro, ma lo spagnolo è una lingua, ed il portoguese, un’altra.
  • Pianificare cinque ore di studio al giorno durante un mese, piuttosto di un’ora al giorno durante cinque mesi. Nel primo caso, avrai dimenticato tutto dopo una settimana; nel secondo, dopo sei mesi continuerai a ricordare la maggioranza di quanto appreso.
  • Focalizzarti su una sola competenza linguistica. Puoi diventare un asso della scrittura, ma se parlare è una tortura per te, pessima cosa.
  • Non avere ben chiaro perché lo impari. Aprire un bar sulla spiaggia di Fortaleza, lavorare a Oporto, leggere letteratura portoghese dal divano o andare in Erasmus a Lisbona: sono progetti diversi che richiedono strategie diverse.

QUANDO INIZI AD IMPARARE IL PORTOGHESE?

Mi sembrano ottime ragioni, non credi? Sono le ragioni che mi hanno spinto a studiarlo in modo intensivo per due anni, fino ad ottenere il diploma di portoghese lingua straniera DUPLE dell’Istituto Camões, il Vaticano della lusofonia.

E in barba a quanti dubitavano, parlare portoghese mi è servito molto, ed anche avere un diploma che lo dimostrasse.

Non vorresti parlarlo anche tu?

O lo parli già? Se sì, quali motivi ti hanno spinto ad impararlo?

🙏 Lasciami pure un commento qui sotto. E se ti piace il post, clicca qui sotto per condividere e seguirmi 🙏

Alla prossima!

Tuo,
Fabio

PS: in caso tu conoscessi già il portoghese, hai mai pensato di certificarti?

Se sì, dà un’occhiata alla guida che ho redatto per ottenere il DUPLE, diploma ufficiale di portoghese di livello C2 del CAPLE, Università di Lisbona.

[Voti: 13    Media Voto: 4.5/5]

Filed Under: português

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Reader Interactions

Comments

  1. Miriana Sparvoli says

    10 marzo 2018 at 19:19

    Interessantissimo. Toccherà pensarci, dato che il Portogallo sta molto meglio di noi e ci sta già andando un sacco di gente.

    Rispondi
    • Fabio says

      12 aprile 2018 at 14:09

      Ciao Miriana.

      Non so se sta meglio dell’Italia, ma di certo è un posto raccomandabile.
      Ed è ugualmente certo che imparare portoghese è moooolto utile pure stando in Italia, come con il francese, il giapponese o lo spagnolo.

      Rispondi
  2. Massimo Gigli says

    1 aprile 2018 at 16:32

    Cacao Meravigliao! Vent’anno che non la sentivo. Comunque si, il Fado è indiscutibilmente meglio. E Pessoa, un gigante della letteratura. Bel post.

    Rispondi
    • Fabio says

      12 aprile 2018 at 13:52

      Ciao Massimo,
      hehe Cacao Meravigliao è stato una pietra miliare della cultura pop italiana, sebbene c’entri poco con il portoghese 😉 Pessoa avrebbe meritato tre Nobel per la letteratura consecutivi 👍 non c’è discussione.

      Rispondi
  3. Benja says

    2 aprile 2018 at 21:38

    Estoy muy de acuerdo, Fabio.
    Vete tú a saber por qué ignoramos tanto Portugal, con lo atractivo que es y lo cercano que está. Me atrevo a decir que los españoles conocemos mejor Brasil que Portugal.
    Se te ha olvidado la gastronomía lusa como razón ;-))

    Rispondi
    • Fabio says

      12 aprile 2018 at 13:48

      Hola Benja,
      jejeje pues sí, podría ser. Comparativamente, creo que los norteuropeos conocen Portugal mejor que los del sur del continente, no solo españoles. Y Brasil, pues, es demasiado grande como para no saber de él.
      ¡Más razones para aprender portugués! 😉

      Rispondi

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