
Ey condiscepolo linguistico, ti do il benvenuto di nuovo a TurboLangs, il sito web in cui puoi trovare trucchi e consigli su come imparare una lingua, sempre che sia una di quelle che quando la menzioni ai tuoi genitori questi ti facciano “ah, sempre perdendo tempo questa nostra prole”. Questa succinta guida parla di come imparare il danese. 🇩🇰
Mi sono avvicinato al danese quando la crisi dei quaranta era sul punto di arrivare e mi sono reso conto che non avevo i quattrini per comprare una moto. Fantastica avventura, anche se non priva di rogne: per quanto mi piacesse, durante i primi tempi il danese orale mi pareva una variazione di mormorii, e alcuni scogli grammaticali mi facevano rimpiangere i bei vecchi tempi in cui mi lamentavo della difficoltà del tedesco. Mi par ora opportuno condividere quel poco che ho imparato strada facendo, così che tu possa fare errori più qualificati. 😀
Il danese non solo è una lingua indicata se:
- ti piace pedalare
- adori le serie scandinave
- sei nato per le praterie mosse dal vento che terminano nella fine arena dei mari settentrionali
- vuoi comprovare come vive il popolo più felice del mondo 😄
ma anche se:
- vuoi trasferirti in Danimarca
- acquisire di colpo il potere di capire le altre lingue scandinave
- leggi Peter Høeg o Kierkegaard in versione originale (uno fra tanti, il filosofo Unamuno)
- frequentare un corso di laurea o master (gratis) in un’università di grido 🎓
Vediamo quali strategie puoi mettere in pratica per imparare il danese. Ma prima una brevissima biografia della lingua.
Indice
Imparare il danese: dove si parla
Il danese è una di quelle lingue con un presente onorevole ed un passato glorioso: ci fu un tempo in un cui era parlato in gran parte del Nord Europa, ma questo tempo vide iniziare la sua fine con il Trattato di Kiel del 1814.
Ci fu la Guerra della Sesta Coalizione: riassumendo, Napoleone cercava rogna dappertutto, ivi incluso la Scandinavia. Orbene, crollò il cosiddetto Regno di Danimarca e Norvegia. La Norvegia passò alla Svezia e ci rimase per un centinaio d’anni, prima di diventare indipendente. Finì così un’unione politica che era iniziata nel 1536. 💔
Comunque, il danese ebbe la sua vendetta: ad oggi, i norvegesi non riescono a mettersi d’accordo su un unico norvegese che diventi lo standard. 🇳🇴 😶
L’eredità danese è troppo forte. Semplificando un po’, ci sono varie versioni della lingua: il norvegese bokmål è più vicino al danese rispetto al norvegese nynorsk, e ambedue sono ufficiali, ma questo è un ginepraio nel quale mi lancerò in un altro post, che questo è sull’imparare il danese.
Danimarca è pure stata una potenza coloniale, anche se delle minori, e non ci sono praticamente parlanti di danese lì.

Si trattava di piccoli domini, sebbene fossero distribuiti sui cinque continenti: l’India, i Caraibi, il Ghana. Più conosciute ed estese erano i territori della corona danese nel nord Europa.
In Groenlandia e nelle isole Fær Øer, praticamente tutti parlano danese ed è la seconda lingua studiata nelle scuole. Anche in Islanda 🇮🇸 è piuttosto popolare.
Il danese ha avuto una grande influenza sulle lingue dei suoi precedenti domini, ma è stato a sua volta il risultato di pressioni linguistiche dal sud. Ha assorbito molto tedesco grazie a quello spazio commerciale che era la Lega Anseatica. Più esattamente, un 25%-35% del danese moderno viene del basso tedesco.
Il danese è parlato in Danimarca (5,7 milioni di persone), nella Svezia meridionale e nella Germania settentrionale. Nel paese germano, nei Länder di frontiera è riconosciuto come lingua minoritaria. La provincia tedesca del Schleswig-Holstein fu danese fino a che Prussia 👨🏭 non se la portò via nel 1864.
Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma nell’antica Slesvig parlano ancora danese varie decine di migliaia di persone. In sintesi, oggi imparare il danese ti permette di parlare con 6 milioni di persone.
La vita quotidiana dei vichinghi (800-1050) di Régis Boyer: un’iniziazione ai vichinghi scritta da uno dei migliori scandinavisti di sempre, purtroppo scomparso recentemente.
Storia e cultura della Scandinavia. Uomini e mondi del Nord di Gianni Chiesa Isnardi: un saggio più ampio sullo spazio culturale scandinavo. |
Imparare il danese: che tipo di lingua è
Si scrive in un alfabeto latino a cui si sono aggiunte la æ, come nella parola molto danese arbejdsglæde, la ø e la å. Una curiosità: prima che arrivassero hygge e lykke, la parola danese più popolare è stata
arbejdsglæde
che significa “felicità derivata dal lavoro”.
Quando si tratta di incapsulare un concetto peculiare con una parola memorabile, la grammatica delle lingue germaniche aiuta. In quelle neolatine avremmo appunto bisogno di una frase.
Ma la popolarità di arbejdsglæde, si deve pure al fatto d’essere un fenomeno culturale autoctono del paese scandinavo. Non è che altrove non ci piaccia lavorare, però… insomma, mi capisci. 😐
In Giappone 🇯🇵, probabilmente c’è un’espressione equivalente, ma ad oggi, nell’ambito lavorativo la più conosciuta è karoshi (過労死), ossia “morte per eccesso di lavoro”. Comunque, chiudiamo la parentesi.
Il danese ha avuto in questi ultimi secoli dei cambi fonetici importanti, ma la scrittura non gli è andata di pari passo. Machevordì? Che la mancanza di una riforma ortografica ha portato ad una situazione in cui il danese scritto non si sa come leggerlo, o il parlato non si sa come scriverlo. 😵
Per imparare il danese come si deve, è necessario usare la memoria. Dei punti ostici sono le preposizioni, il colpo di glottide (l’infame stød, che c’è da padroneggiare assolutamente) e le agglomerazioni vocaliche.
Ci sono vocali lunghe sul serio: la pronuncia è un osso duro del danese, in sintesi. Se hai letto i post sulla lingua scozzese, saprai che ha del lessico in comune.
Esempi: keek viene dal danese kigge, ken da kende, bairn da barn. Interessante lascito dell’invasione vichinga di un migliaio di anni fa.

Imparare il danese: è facile o difficile?
In generale, la domanda mi perplime: preferirei parlare in termini di distanza dalla lingua materna di ognuno di noi, piuttosto che di facilità in termini assoluti.
Ma volgarizzando un po’, direi che a paragone del suo vicino del sud e della maggior parte delle lingue terrestri, il danese è più facile che difficile:
- ha due generi grammaticali e siccome uno (il comune) dei due è prevalente, se prendi il meno frequente per l’altro non cade il mondo e ti capiranno lo stesso,
- certi pronomi di cortesia sono imbrogliati, ma in caso di dubbi usa il più formale e via,
- le coniugazioni sono facilotte.
La pronuncia, il nemico pubblico numero uno di qualsiasi studente di danese, come ti dicevo. È ardua all’inizio, ma poi si risolve. La facilità della sua grammatica è una piacevole sorpresa per gli immigrati appena arrivati, e per i linguofili della domenica come me.
Faccio appello giusto sulla mia esperienza e quella di pochi altri, ma mi/ci sembra, che l’energia necessaria per imparare il danese sia la minore di tutta la famiglia germanica.
Imparare il danese: come farlo
Se ti piace imparare le lingue in modo autodidatta, bene. Se non ti piace, male. Sai quante sono le scuole di danese nel mondo? Pochissime issime. Che fai, ti trasferisci per studiare danese? È molto più pratico impararlo per conto tuo, appoggiandoti ad un tutor se ti fosse possibile.
Io ho fatto uso di tutti gli strumenti che ti indico qui sotto: non è imprescindibile usarli tutti, anche se ti suggerirei di completare almeno un paio di corsi. Difficilmente uno solo riesce a coprire tutte le sfaccettature di una lingua.
Com’era da supporre 😠 non ho trovato un cavolo in italiano, ma in altre lingue, sì che ci sono buoni materiali per autodidatti. Se hai un B2 in francese o tedesco, potresti iniziare da Assimil:
Assimil Danese: uno di migliori corsi per imparare il danese, disponibile come Dänisch Ohne Mühe e Le Danois Sans Peine.
Un peccato che non sia stato tradotto ad altre lingue. Io ho usato la versione francese. È molto ben fatta: trovo che si concentrino a dovere laddove ce n’è più bisogno.
Le istruzioni per imparare il danese sono le stesse degli altri corsi Assimil. Se volessi saperne di più, leggiti pure questo post: Corsi Assimil: La Recensione Più Onesta e Completa Che Troverai
Il lato negativo di Assimil, in questo caso, è che il corso non è stato ripubblicato: finiti i volumi già stampati, almeno per ora, non ce ne saranno di nuovi. Se non lo trovi su Amazon, puoi provare nel mercato dell’usato, ma è un’impresa trovarlo.
Mi inclino di più, quindi, per quest’altra opzione: quella della serie Colloquial di Routledge: facile da trovare, piacevole da studiare e in lingua base inglese, Colloquial Danish è il corso che fa per te:
La collana Colloquial ha molto – meritato – successo. Non è che non trattino il danese formale, danno piuttosto la priorità alla comunicazione efficace: arrangiarti nella vita di tutti i giorni VS dare una conferenza di epidemiologia. 😷
È un modo di iniziare ad imparare il danese. Poi, un buon dizionario è questo qui:
Engelsk-Dansk e Dansk-Engels, della Gyldendals: Ci sono dizionari più enciclopedici di questo, ma anche più cari e in questa fase, neppure troppo utili. Questo qui è invece esaustivo ed organizzato.
Pimsleur Danish è un altro gran strumento:
Essendo un corso al 100% audio, è fenomenale per imparare il danese orale mentre passeggi, ti spalmi sul divano con gli occhi chiusi o vai al lavoro: sono otto ore di registrazioni di buona qualità. È pure molto utile per rinforzare l’orale mentre impari lo scritto tramite gli altri corsi, come ho fatto io.
Se vuoi dare un tocco ancora più professionale al tuo danese, questa grammatica sarà tua alleata:
Grammatica Danese, di Hoepli: ottimo strumento. Peccato che la casa editrice milanese non l’abbia affiancato ad un buon corso. |
E dopo tutti questi manuali, che ne pensi di un po’ di TV e di radio danese? La Danmarks Radio, la RadioTelevisione pubblica danese, è un grande sito web dove passare parte del tempo libero. Problema: in certi paesi – Italia inclusa – certi contenuti non sono disponibili. Poi, se hai completato questi corsi e sei già ad un B2, puoi iniziare ad usare questi strumenti monolingui.
Si impara il danese anche leggendo: mi permetto di suggerirti un paio di letture graduate. Testi veri anche se alleggeriti, su cui allenarti prima di buttarti sui giganti della letteratura danese:
Skatteøen, Skæbner e Livsglæder della casa editrice Easy Readers: tre libretti adatti per un livello A1-A2.
Dulcis in fundo, se hai studiato, letto e ti sei esercitato fino ad un B2, puoi iniziare ad usare strumenti monolingue. Inizia dal Dizionario del Dansk Sprognævn, il Concilio della Lingua Danese, che è l’Accademia della Crusca del danese: all’interno del sito ci sono un sacco di sezioni interessanti: grammatica, neologismi, etc.
Anche questo sito dovrebbe essere nei tuoi favoriti: Sproget. Butta un occhio ai video.
Imparare il danese: trucchi imperdibili
#1 Lo stød, questa creatura danese difficile da addomesticare
Non c’è una regola precisa che dica quale parola ce l’ha o meno. O meglio: ce n’è, ma complica l’esistenza più che facilitarla. Luciano Canepari, uno dei più autorevoli fonetisti al mondo, la definisce:
approssimante dentale lateralizzata sonora. 😲
Potresti trovare in giro tipi disparati di suggerimenti per soggiogare lo stød, ma alla fine, pare a me che sia più lo sforzo del guadagno: memorizza le parole che ce l’hanno e quelle che non ce l’hanno. Considera pure che nel sud del paese, ad esempio. non sono così fiscali con lo stød.
#2 Le facce dei danesi quando parli loro in danese
Danimarca riceve molta immigrazione, eppure vedrai che non tutti sono abituati a conversare in danese con gente con gli stranieri. In che cosa si traduce? Che la mancanza di orecchio ad accenti non danesi, li spiazza un po’.
Non ci fanno apposta, è che fanno difficoltà sul serio. All’inizio può risultare ugh, deprimente, ma d’altra parte è un ulteriore stimolo ad imparare rapidamente per evitare espressioni tipo –> 🤨
#3 Leggere ed ascoltare, ascoltare e leggere
Come in tutti i casi in cui la lingua scritta è distante dall’orale (hey francese, arabo, inglese: sto parlando di voi), è fondamentale leggere ed ascoltare il testo simultaneamente.

#4 Se vuoi andare in Danimarca, adesso è il miglior momento di impararlo
Potresti trovare su blogs e forum che in Danimarca la lingua è insegnata in alcune associazioni, chiese, comuni. Il mio consiglio è di imparare il danese fin d’ora.
La qualità dei corsi che troveresti è eterogenea, i prezzi sono disparati, gli orari pure, il livello medio dei gruppi non ti dico. Non sempre, ma spesso. E come sempre, quando si va a vivere in un altro paese, agli inizi sei in una situazione di grande vulnerabilità: hai bisogno di adattarti il prima possibile.
È già difficile quando ti sposti da un punto all’altro d’Italia; figurati in Danimarca. Impara tutto il danese che puoi da casa: poi, installato in situ, se hai la possibilità di frequentare qualche corso, tanto meglio.
#5 Le serie danesi
Danimarca esporta un thriller scandinavo con pedigree. Le serie Borgen o The Killing sono dei classici, ma anche Bron/Broen e Arvingerne. Se le conosci, rivederle in danese sarà un ottimo esercizio. La mia favorita è:
1864: semplicemente spettacolare.
#6 Insistere ed insistere a parlare danese
Se sei in Italia, cerca di parlare danese con chiunque ti capiti a tiro. Vivendo in Danimarca, scordati di ricorrere all’inglese.
Implica uno sforzo per il signor Jorgensen, ma pure tu dovrai metterci del tuo: il cittadino danese medio, se vede che sudi per esprimerti in danese, passerà all’inglese per farti un favore. Resisti! Il tuo obiettivo è padroneggiare il danese, non cedere. Chiedigli per favore che ti parli in danese. Jeg vil gerne tale dansk.
È uno sforzo notevole per te, chiaro. Non potrai star lì troppo tempo elemosinando attenzioni linguistiche speciali solo perché non riesci ad andare oltre un A2. Tieni pure presente che in Danimarca ci sono vari dialetti di uso comune, a cui pure gli stessi danesi devono fare l’orecchio.
#7 Vivendo in Danimarca, la Folkehøjskole
Nei paesi nordici, è l’equivalente dell’Università Popolare italiana. Se sei già stabilito in Danimarca, interessatene. I corsi di danese in sé, mi sembrano di limitata utilità, a dire il vero. Cercherei piuttosto altri corsi, impartiti in danese.
È quello il vantaggio: da un B1, un corso pratico è fattibile. Giardinaggio, sport, discipline artistiche: mi pare ottimo. Invece, corsi come cultura danese, economia o informatica, mi sembrano più adatti da un B2.
Ti mancano dei motivi per imparare il danese? Dai, te ne dico alcuni.
Imparare il danese: perché farlo
#1 È la chiave di comprensione delle lingue scandinave
La famiglia linguistica scandinava si compone di danese, norvegese (per un tempo, in Italia veniva chiamato norvegiano), svedese, islandese e faroese.
Ci sono più parlanti di svedese che di danese, ma se dovessi scegliere una lingua che ti garantisse la maggiore comunicabilità possibile con Scandinavia, dovresti optare per il danese.
How to Be Danish: A Journey to the Cultural Heart of Denmark di Patrick Kingsley: è un viaggio geografico e culturale. L’autore è un corrispondente del New York Times. Ottimo libro. |
#2 Vivere in Danimarca
Non so se devo convincerti a questo riguardo, pero vabbé, alcune buone ragioni per trasferirsi in Danimarca potrebbero essere:
- uno degli indici Gini più bassi al mondo (cioè, minore disuguaglianza),
- il mix ideale tra flessibilità e tutela lavorativa (quando si parla di flexicurity, ci si riferisce al caso danese),
- la diffusione della bicicletta 🚴♀, che si traduce in un minor uso dell’automobile, risparmi sui trasporti, minore impatto ambientale,
- ha un’economia sanissima: inflazione e disoccupazione ridicoli, PIB in crescita, settori primario e terziario possenti e grande facilità per fare affari,
- la gente: i danesi sono norvegesi e svedesi che hanno imparato a rilassarsi,
- Copenhagen è presenza fissa nella top 3 delle città più vivibili del pianeta e i danesi tra i più felici,
- il tasso di corruzione più basso al mondo.
Paradiso terrestre? Forse no, ma neppure un postaccio, no? In Danimarca come nel resto dei paesi nordici, ci sarà gente che ti dirà che l’inglese basta per vivere. Per sopravvivere, preciserei io.
Una cosa è apprezzare la grande padronanza dell’inglese dei danesi; un’altra è pensare di viverci, studiare e lavorare senza conoscerlo. Se fossi uno di quegli orchi che si chiudono in uno sgabuzzino con una connessione ultraveloce uscendo solo per le provviste, OK: avanti con l’inglese.
Ma se:
- ti piacesse sapere cosa succede nel paese nel quale abiti,
- volessi capire il bugiardino della medicina che ti hanno prescritto,
- fossi interessato a capire il messaggio che hanno appena sparato dagli altoparlanti della stazione,
- trovassi opportuno comprendere tutti i mucchi di fogli di carta che devi firmare,
- o per bizzarro che sembri, volessi scambiare quattro chiacchiere con i tuoi vicini, 💬
direi che imparare il danese è cosa opportuna.
Hygge: Il Segreto Danese Della Felicità di Maya Thoresen, e The Year Of Living Danishly di Helen Russell: due libri che cercano di fotografare l’anima danese. Il primo ha occasionali erutti di wonderfulismo, che il secondo evita. Tuttavia, leggibilissimi ambedue. |
#3 Migliorare la tua capacità di calcolo mentale
Se hai sempre voluto sviluppare questa competenza ma l’hai sempre evitato a base di scuse, la lingua danese è arrivata a mettere da parte la tua eterna procrastinazione. I numeri dal 50 al 100 in danese sono un rebus. Il loro sistema è vigesimale, ossia basato in unità di 20.
Per esempio:
- halvtredsindstyve, abbreviato spesso in halvtreds, sarebbe: “2 volte e mezza 20”, il che è… 50 –> l’ordinale: halvtredsindstyvende
- tresindstyve, abbreviato tres, equivale a “3 volte 20”, ossia 60 –> l’ordinale: tresindstyvende
- enoghalvfemsindstyve, o en og halvfems o anche enoghalvfems, è “1 più 4 volte e mezza 20”, cioè 91 –> l’ordinale: enoghalvfemsindstyvende
Ricorda quelle barzellette in cui il tipo conta le zampe delle pecore poi divide per quattro per sapere quanti animali ha. Quando usare una forma, quando l’altra, da dove viene questo sistema, non metterci un’ora per lasciare a qualcuno il tuo numero di telefono… c’è solo da prenderci dimestichezza. Tempo fa ci hanno provato a cambiare il sistema: inutilmente.
Il lato positivo è che è interessante, quasi una disciplina in sé, ed è sempre utile tirarla fuori con i danesi per fare un po’ di chiacchiera distensiva 🙂
#4 Lavorare per mezzo del danese, dentro o fuori della Danimarca
Il paese sarà piccolo, ma non è privo di muscoli economici. Le aziende danesi sono potenti. Nelle principali, senza il danese, potresti vederti troppe porte chiuse, per accedere a posti di rilievo.
Multinazionali della logistica, latticini, giocattoli o petrolchimica: ho conosciuto francesi, lituani, algerini che sono diventati dirigenti perché parlavano danese fluente, oltre ad avere il profilo giusto.

In altre aziende, vedrai che il danese è comunque un requisito, o un plus molto apprezzato. Ogni tanto, la Danimarca lancia campagne di reclutamento di quelle figure professionali che scarseggiano. Anni fa, si portò su in fretta e furia un gran numero di autisti di autobus.
Dato che parlavano danese poco e male, mise loro un cartello al collo che diceva più o meno:
scusa, sto imparando il danese però non lo parlo bene ancora, potresti parlarmi in inglese per favore?
Si tratta di eccezioni. In tutta la Scandinavia, hanno un vantaggio schiacciante quelli che parlano la lingua locale. Credimi.
E fuori le frontiere, inutile dirlo, le aziende danesi con interessi all’estero vanno in brodo di giuggiole quando trovano candidati che parlino danese.
Prima Di Domani di Jørn Riel, e L’Uomo Che Voleva Essere Colpevole di Henrik Stangerup: due grandi romanzi scritti da autori danesi di primo livello. |
#5 Non sei poi così lontano dalla meta
Se hai già conoscenze di inglese, tedesco od olandese, il danese non sarà poi così alieno. Norvegese, svedese ed islandese sono suoi fratelli, ma tedesco, inglese ed olandese sono i suoi cugini. Riconoscerai molto lessico e strutture, potrai capire molto. Imparare il danese sarà più agevole.
#6 La cultura danese
Per un paese tutto sommato piccolo, la produzione culturale danese è sorprendente. C’è un mondo più in là di Hans Christian Andersen. 🧜♀ Un buon inizio è buttare un occhio al Canone Culturale Danese, un’invenzione tutta danese. Il mio item favorito è questo:

Il filosofo spagnolo Miguel de Unamuno imparò il danese per leggere le opere di Kierkegaard in lingua originale. Non serve avere tanto coraggio, però che ne pensi di acquisire sufficiente danese per leggerti i romanzi di Karen Blixen o vedere film tipo Du er ikke alene?
#7 Turismo in Danimarca
Capisco che per andarci in ferie non sia imprescindibile imparare il danese, ma poter comunicare con gli autoctoni, non ha prezzo.
Città come Aarhus e Odense, i resti neolitici e l’uomo di Tollund, pittoreschi villaggi come Olsker e Skagen, le birrerie dello Jutland, i tour in bici per le decine di isole. E la capitale: Copenhagen, con i suoi musei vecchi e nuovi, i mercati, le vetrine delle strade dello shopping, il parco Tivoli, il quartiere hippy Christiania, le residenze reali, le imbarcazioni.
Potresti anche andare in Groenlandia, terra di ghiacci selvaggi, caso più unico che raro al mondo: un territorio semi-autonomo danese in America, inospitale e magnetico in parti uguali.
Se vai con bambini, il parco Legoland di Billund non puoi perdertelo, e neppure la Riserva della Biosfera di Moen. Ma tutto il paese è a misura di bambino, e portati una bella macchina fotografica: la Danimarca è uno paese davvero instagrammabile.
Storia d’Europa del XX Secolo – Danimarca, di Borioni e Christiansen, e Dai gesta danorum alla scena del crimine di AAVV: due libri di storia che oltre ad essere formativi sono pure godibili da leggere. |
#8 La gastronomia danese
E quando ci vai, vacci affamato.
La Danimarca offre una gran quantità di pesce. I territori associati ad essa, inoltre, hanno la pesca come principale fonte di introiti, ma le aringhe fresche di affumicatoio non sono l’unica delikatessen che dovresti degustare. 🐟
Quando la stanchezza ti impedisce di continuare a visitare le chiese gotiche o passeggiare per le strade lastricate di sampietrini, fermati e rifocillati. Copenhagen è la città con la maggior quantità di stelle Michelin al mondo: la grande rivoluzione del cibo nordico è iniziata qui.
Il NoMa di Rene Redzepi ne è stato una scintilla: il primo peraltro, che io sappia, che abbia servito dei licheni ai suoi commensali. Comunque, ci sono molte opzioni pure per i meno snob… ehm, i meno facoltosi.
Quali specialità? La cucina danese ha un fondo inevitabilmente nordico: patate, pani neri di cereali, maiale, formaggi, cetrioli sottaceto.

Non perderei piatti come questi:
- æblekage: un dessert a base di mela bollita, molliche di pane tostato con del burro e amaretti sbriciolati, tutto disposto a strati in coppe con della panna montata in cima;
- flæskesteg med rødkål: maiale arrosto con cavolo rosso;
- koldskål: una bibita o zuppa fredda (non mi è ancora chiaro come classificarla) a base di siero di latticello, uova, limone, vaniglia;
- il vichingo mjød o idromele, distillato a base di miele;
- gli småkager, i famosi biscotti al burro danesi, sui quali si dibatte se siano più buoni quelli venduti in Danimarca o all’estero.
Imparare il danese ti permetterà di accedere ad un universo di ricette.
Danish Touches: Recipes and Reflections di Julie Jensen McDonald: un libro sulla gastronomia danese verace, prima che venisse soppiantata dalla recente ondata della nuova cucina nordica. |
E, ah sì: la liquirizia lì la trovi dappertutto.
#9 Sorprendere a Viggo Mortensen
Sì: il gran Aragorn de Il Signore Degli Anelli è di origini danesi, e le sue capacità linguistiche lo corroborano:
#10 L’università in Danimarca è gratis
Gratis e inoltre potresti anche ricevere una borsa di studio, da cittadino europeo. Potessi farlo, io non ci penserei due volte.
Imparare il danese: conclusioni
Ti è piaciuta questa breve guida su come imparare il danese? Spero di sì. 🇩🇰 Ho cercato di riassumere suggerimenti, materiali ed astuzie per imparare il danese. Sai già qualcosa? Vivi in Danimarca e stai tribolando per impararlo? Commenta pure qui sotto.
Se il danese ti piace ma la vita per ora ti conduce su cammini linguistici diversi, leggi pure qui sotto:
🇨🇳 Imparare Il Cinese: 10 Ragioni Per Cui Iniziare Subito e Da Autodidatta
🇪🇸 Spagnolo Facile: 10 Punti Obbligatori Per Impararlo
E per intrattenerti linguisticamente:
🏡 Parlare In Dialetto: Ecco Perché È Ottimo
🐘 Il Linguaggio Degli Elefanti: La Misteriosa Comunicazione Dei Pachidermi
Non posso lasciarti senza augurarti held og lykke 😉
Il tuo scandinavista personale,
Fabio
Domanda dell’anno: quanto tempo ci mette un individuo con un livello un pò più alto del B2 in tedesco ad imparare decentemente il danese? Sto leggendomi un pò tutti i tuoi post, giuro che non lo faccio per essere rompiscatole. Grazie sempre della tua disponibilità.
Grande Edoardo!
Buf, non saprei. Certo la padronanza di altre lingue germaniche è di grande aiuto, quindi sebbene fare una stima del tempo necessario è impossibile, sei certamente avvantaggiato rispetto a chi il tedesco l’ignora.
Ad oggi, continua ad essere più facile rispondere alla domanda “C’è vita nell’universo?” che non a “Di quanto tempo avrò bisogno per parlare X se so bene Y…”: molte, troppe variabili da considerare.
Grazie a te di leggere! 😀
Ciao, post meraviglioso grazie.
Sono stata di ricente a Kobenhavn a trovare un amica e, da esterofila che sono, me ne sono innamorata letteralmente.
Sono alla ricerca infatti di un luogo, fuori dall’Italia, dove specializzarmi in medicina (sto terminando gli studi).
Da sempre sono stata orientata in Germania perchè parlo un pò tedesco e perchè mi piace molto come è strutturato il percorso di specializzazione, ma poi ho visto Kobenhavn e….bohm amore a prima vista. P.s. deve avermi anche influenzato l’ora felice che si vede nella miniserie “Il regno” del mitico Lars.
Prima di imbarcarmi in questa follissima idea, volevo chiederti se conosci persone che hanno deciso di percorrere questa folle strada…..già è una lingua difficile immagina in ospedale con i pazienti 🙂 rido da sola.
Ogni esperienza o storia a riguardo e non è ben accolta.
Un grazie infinito
Anna
Grande Anna!
Non conosco stranieri che ricadano esattamente nella fattispecie che descrivi. Tuttavia, sì che ne ho conosciuti che si sono trasferiti in Danimarca e, con un po’ di tempo, hanno finito per lavorare in posti “da danesi”. Ingegneri, commerciali, autisti di bus, manutenzione industriale, guide turistiche, contadini, informatici, puf, un mucchio di persone.
Sulla difficoltà del percorso che ti si prospetterebbe, ti chiederei di fare un attimo mente locale: pensa a quando avevi 17 anni e stavi considerando di fare medicina. Sicuro che terminare gli studi ti sarà sembrato ugualmente lontano e folle, o sbaglio? 😀
Grazie a te Anna di leggere le mie manfrine e buona danesizzazione 😀