
Hey! Questo è il primo di due post, dedicati all’arte-scienza di scegliere una lingua. Cioè, ti spiego il mio procedimento per decidere quali lingue imparare.
Hai letto bene… procedimento: perché per gli appassionati di lingue, non è facile sceglierne una così su due piedi. Eh, con tutta la varietà linguistica che c’è al mondo. 🌎
Ma anche la persona che ha meno passione potrebbe dubitare con questioni tipo:
- quali sono le lingue più utili?
- quali lingue sono più musicali?
- quali lingue sono più facili da imparare?
E dato che è una delle domande che ricevo più spesso, ti spiego come decido io 🤓 Inizio dai nove errori che devi evitare, e nel prossimo post continuerò con i criteri per scegliere.
Perché, beh, sai già che… Il lato negativo di aver toppato molte volte, è che hai perso tempo ed energie. Il lato positivo, che è puoi condividerlo e così evitare che altri toppino come te.
Oppure lasciare che cadano strepitosamente per poi rimbrottarli: te l’avevo detto! 😂
Indice
Errore #1: chiedere consigli su quali lingue imparare
È inutile, si tratti di lingue o di qualsiasi altra cosa: le persone a cui chiederai, ti consiglieranno secondo la vita che hanno vissuto. E la loro vita sarà stata diversa dalla tua, no?
Quando uno consiglia qualcosa, c’è quest’umana tendenza a dire cose che servono a rinforzare l’autostima propria, a dare legittimità alle decisioni prese nel passato. Si rende un pessimo servizio a chi è venuto in cerca d’aiuto.
Non chiedere consigli, ma se lo fai, non farti influenzare: tratta il consiglio per quello che realmente è, cioè uno dei milioni di possibili suggerimenti.
Immagina che succederebbe se qualcuno che stimi ti dicesse:
Uff, imparare il tedesco? Per far che? Come se l’inglese non fosse già abbastanza difficile.
Il fatto che lui abbia sudato sangue per imparare l’inglese, non dice niente su di te. Dice di lui, e basta; e può essere un eccellente amico, lavoratore, marito, figlio, padre, cittadino, ma non gli piacciono le lingue, o non ha saputo trovare la maniera di impararle.
Un’opinione così, può fare più danni dell’odioso commento di un nemico. Inoltre, cosa perdi se dopo un paio d’anni di studio di tedesco, vedi che non fa per te? Tempo perso?
Beh, saranno alcune centinaia d’ore in più nel grande mucchio dei miliardi di ore sciupate:
- guardando la TV, 😂
- bloccato nel traffico,
- aspettando il tuo turno da qualche parte,
- osservando foto su Instagram delle ferie altrui, 😝
- risolvendo i problemi del mondo in quel forum democratico che è Facebook.
Idem se ti raccontano che quella lingue è inutile, che non la imparerai mai se non vivi quattro anni lì dove si parla, o che dopodomani Apple lancia il traduttore istantaneo universale. Fandonie!
Detto ciò, se la persona a cui chiederesti consiglio è il Cardinale Mezzofanti, chiedigli pure tutto quello che puoi! La vita del Cardinale è descritta magistralmente da Michael Erard nel suo:
Babel No More: The Search for the World’s Most Extraordinary Language Learners: affascinante viaggio alla ricerca dei poliglotti veri, non quelli su YouTube. Contiene alcune chicche imperdibili, come il numero massimo di lingue che sembra neurologicamente possibile imparare a livello madrelingua, e mooooolto altro ancora. Disponibile in inglese perché non c’è un editore decente che si degni di tradurlo da noi.
Errore #2: farsi ingannare dal totale dei parlanti
La quantità di persone che parlano una lingua è da tenere in considerazione, ma non c’è da lasciarsene fuorviare.
Il fatto che un miliardo e mezzo di persone parlano cinese, si usa come martello per dire che, chiaro, come fai a non imparare una lingua così? Idem con lo spagnolo o il francese.
1.500.000.000 di cinesi, e allora? Vuoi parlare con tutti loro?
Tra l’altro, nella Repubblica Popolare Cinese, il mandarino scritto è uguale per tutti, ma l’orale no, solo chi ha degli studi alle spalle lo parlano.
Inoltre, a seconda della vita che hai, potresti avere a che fare con dei cinesi solo quando vai al ristorante cinese del tuo quartiere, e lì probabilmente parlano solo cantonese.
Forse avevi scelto di non imparare il russo perché ci sono meno russi che cinesi al mondo, però si da il caso che vivi vicino a Forte dei Marmi, dove ci sono più russi per kmq che a Mosca. Buf, che cavolo di scelta.
È una follia farsi guidare solo dai numeri. Prendi gli islandesi: sono appena 340.000 e spesso s’incontrano per la prima volta con un concittadino. 😁
Errore #3: ancorarsi alle lingue canoniche
Le lingue canoniche sono quelle che, per vicinanza od inerzia storica, si studiano da qualche parte. In Europa, le famose quattro: inglese, francese, tedesco, spagnolo. Ci sono evidenti ragioni, ma anche una certa pigrizia intellettuale e strategica.
Un esempio per il lettore millennial: in Italia, quando ormai era evidente che la lingua dominante a livello internazionale era l’inglese, s’è continuato a studiare il francese, come lingua unica o principale, per decenni. Inerzia storica.
Ed ora, un esempio per qualsiasi lettore. In Australia, hanno studiato da sempre lingue europee.
Un giorno, si sono resi conto che i loro commerci, flussi turistici, mode e quant’altro, venivano in grande quantità dall’Asia e non dall’Occidente, indi per cui l’australiano medio potrebbe aver più bisogno di una lingua asiatica che del francese.
Io il francese lo adoro, però ad un biologo di Melbourne che vuole mettere una lingua sul curriculum, quasi sicuro gli farebbe più comodo imparare coreano o indonesiano.
Corso di lingua indonesiana di Hoepli, e Il coreano per italiani di Hoepli: per dare un occhio a indonesiano e coreano, due ottimi punti di partenza. |
Secondo la stessa logica, a me sembra normale che:
- in Etiopia imparino swahili e arabo,
- in Sudamerica náhuatl e aymara,
- in Grecia bulgaro e turco.
Errore #4: dare retta alla storia dei paesi emergenti
Altra truffa che resiste al passo del tempo.
Prima erano le Tigri Asiatiche, poi i BRIC, poi BRICS. Cosa ci aspetta? Imparare la lingua di un paese che cresce a ritmi del 10% annuo da 10 anni, può essere appetibile. Ma la crescita economica, in sé, non gli dà nessuna patente speciale.
E se un’iperinflazione ne distrugge l’economia? E se una grande potenza vicina vuole il paese per sé? Se non avessi mai l’opportunità di lavorare con le sue imprese e i suoi cittadini, perché sono ad anni luce da te e dalla tua vita?

Se sei un ingegnere civile, vuoi lavorare in giro per il mondo e mi dici che vorresti imparare il vietnamita, ti dico: avanti!
Il Vietnam è una foresta di gru: fabbriche, fattorie, condomini, infrastrutture dappertutto. Il cibo è ottimo e la cultura affascinante e sconosciuta.
Corso di lingua vietnamita di Hoepli e Dizionario Avallardi Italiano-Vietnamita, Vietnamita-Italiano: con questo corso per autodidatti e dizionario, acquisirai una base generale della lingua e potrai pure parlicchiarlo. |
Perché no?
Ma se la tua idea di giro per il mondo è l’Unione Europea, e una lingua la impareresti giusto per aumentare l’appeal del tuo curriculum, che fai ancora qui? Smetti di leggere questo post ed inizia ad imparare il tedesco subito.
Errore #5: smargiassare in giro
Se pensi che imparare il cinese ti dia più glamour del macedone, fermati e rifletti. Imparare una lingua non è andare al centro commerciale e comprare un paio di scarpe; non è una commissione da un paio d’ore.
È totalmente legittimo sbruffonare in società quando si impara il cinese. E ci mancherebbe! È uno dei benefit che vanno nel pack. 😬
Però se tutto il tuo interesse verso il cinese è questo, caro amico, dipendi troppo dalla motivazione estrinseca. Dovresti imparare un lingua come se il parere degli altri non contasse un accidente.
Se volessi imparare l’ebraico o il polacco, di quello che pensano gli altri, chissenefrega? Va avanti per la tua strada e che il resto del mondo sprofondi.
Il Polacco Senza Sforzo di Assimil, e Dizionario Polacco-Italiano, Italiano-Polacco: il miglior starter kit al polacco. |
Errore #6: sopravvalutare la convenienza di quali lingue imparare
Potrebbero impartire corsi di sette lingue diverse nell’Università Popolare della tua città. Ma… se vorresti impararne una che non lì non insegnano?
Ci sono materiali oggi su qualsiasi lingua del pianeta: corsi di gruppo, beh, no, ma imparare per conto tuo qualsiasi lingua, si può fare e c’e un sacco di gente che lo sta facendo proprio ora.
Su dieci persone che scelgono una lingua per pura comodità, due finiscono per interessarsene; purtroppo gli altri otto, se ne pentono.
Errore #7: fare voli pindarici
Non puoi imparare niente, se non sei ancora fluente in inglese, o per lo meno, dovresti imparare inglese contemporaneamente all’altra lingua.
Se l’inglese ti sembra semplice, grossolano, pervasivo, noioso, cacofonico, imposto dall’alto, sorry: se sei appartiene alla specie umana, ovunque tu viva, devi parlarlo.
Se sei disoccupato, abiti nel sud degli USA e sei inglese madrelingua, sarà lo spagnolo a darti da mangiare; se volessi lavorare nella diplomazia, il francese ti aprirà più porte del greco. E se sogni il sogno scandinavo, lo svedese potrebbe esserti più utile del serbo.
Lagom Latt. Corso di lingua svedese A1-A2 di Hoepli, e Dizionario Compatto Italiano-Svedese, Svedese-Italiano di Zanichelli: non c’è miglior kit di inizio alla lingua svedese di questo. |
Ma prima, english. Non sai dove metterti le mani? Leggi qui ⤵
Iniziare Ad Imparare L’Inglese: Guida Rapida
Senza un livello decente d’inglese, è come essere analfabeti.
Errore #8: non sapere quali lingue imparare né… perché
Qualsiasi ragione è buona, e se ce l’hai ben definita in testa, meglio. Ti faccio un esempio.
Alessandra, impiegata all’Assistenza Clienti di una multinazionale informatica in Irlanda, sa che se impara una lingua abbastanza da poterla usare in ufficio, il suo datore di lavoro gli riconoscerà un extra in busta paga. Probabilmente, Alessandra desidererà raggiungere un livello molto alto, in una sola lingua.
Altro esempio. Roberto è poliziotto comunale in un paese della zona del Garda, visitato da orde di turisti tutto l’anno.
Lui potrebbe trovare più papabile imparare varie lingue ad un livello B1; le lingue più parlate dai turisti che passano di lì. Lo aiuterebbero a dare loro indicazioni e risolverne i problemi.
In ogni caso, chiarirlo prima serve assai. Ed è una cosa da fare per iscritto. Sai perché? Perché quando passi le idee dalla capa alla carta, metti in moto dei neuroni, i neuroni della chiarezza, che altrimenti resterebbero alletargati nelle pieghe del cervello.
Con questo semplice esercizio, un sacco di gente si è resa conto che un desiderio era, in realtà, un falso desiderio, e che stavano tralasciando altri fattori importanti.
Se dubiti della sua efficacia, dà uno sguardo a uno dei libri di Duccio Demetrio che trattano il tema, questo per esempio:
Raccontarsi: L’autobiografia Come Cura Di Sé, di Duccio Demetrio
È molto interessante perché ti permette di imparare tecniche e trucchi per conoscerti meglio, tutti facili da imparare e mettere in pratica, con poco tempo e meno soldi. Chi non si conosce finisce per fare un sacco di boiate quando si tratta di decidere chi sposare, che appartamento acquistare, a quale facoltà iscriversi, nonché a quale lingua dedicare alcuni anni di vita.
E infine, la pura curiosità è un’ottima ragione per decidere quali lingue imparare.
Errore #9: non… decidere quali lingue imparare
Mi è successo non so quante volte: mi appassiono a tre lingue, contemporaneamente.
So di non avere tanto tempo libero, ma dato che non arrivo a nessun compromesso con me stesso, mi butto su tutti e tre. Contemporaneamente. 😱 Fermati 😨 e rifletti.
Si hai molto tempo a disposizione e la zucca di Sheldon Cooper, procedi pure; sennò scegline uno. Davvero, pure con un sorteggio, se necessario. Scegline due, al massimo. Altrimenti, di qui a poco ne avrai abbastanza, perché non riuscirai a stare dietro a tutto.
Conclusioni
In questo post, ho parlato di quanto non devi fare, quando ponderi quali lingue imparare. Nel prossimo, vedremo quello che invece devi fare. Hai già commesso qualche errore di questi?
🙏 Condividi con quanti sono in pericolo di fare una sciocchezza ☣
Al prossimo post, allora.
Ciao! 🖖
Il tuo consulente linguistico personale,
Fabio
Ottimo post, come al solito! Inglese a parte, la scelta delle lingue da imparare deve essere legata soprattutto alla passione per quel dato popolo/civiltà. Mi sono concentrato negli anni su francese, tedesco e giapponese, e ho avuto mille occasioni di praticarli con amici, conoscenti e partner di lavoro. Ora mi è venuto il pallino delle lingue nordiche, ho iniziato dallo svedese: è un anno e mezzo che lo studio e lo pratico, e sono molto contento, sebbene sia una lingua minore!
Grande Yari!
Grazie per le parole gentili.
La passione è il motore numero 1 nell’apprendimento delle lingue, indubbiamente. La possibilità di usarle per conoscere e coltivare amicizie è, secondo me, una delle cose per cui vale la pena vivere.
Occhio alle lingue nordiche: provocano assuefazione 😀 vediamo quando riesco a fermarmi per scriverne un po’.
Ciao!