
Hey! Eccoci di nuovo, con questo secondo post dedicato a come studiare l’olandese: adesso andremo da un livello basico ad uno intermedio.
Questo è il primo: 🇳🇱 Imparare l’Olandese: Guida Rapida per Iniziare
C’è abbastanza materiale da permettere di studiare l’olandese da autodidatta. 🇧🇪 Incorporiamo adesso nuove strategie e nuovi materiali. Tuttavia, ci sono alcuni che chiedono:
A cosa mi servirebbe? OK che è interessante, che in generale è sempre utile parlare una lingua, ma…
Beh, qui ti indico alcune buone ragioni per farlo. Iniziamo subito.
Indice
Studiare l’Olandese: 10 buone ragioni
Disse Ian Buruma:
Tutti dovrebbero imparare l’olandese.
Lapidario, forse, ma non inesatto. Okay, iniziamo sul serio con queste dieci ragioni di peso.
#1 Trasferirsi nei Paesi Bassi
Permettimi di dirlo: quelli che ti assicurano che nei Paesi Bassi puoi vivere senza dover studiare l’olandese, non sanno cosa dicono. 😕
O hanno ambizioni di vita piuttosto scarse, o non hanno capito bene come vanno le cose: non c’è paese dove, per quanto fluenti siano gli autoctoni in inglese, tu possa vivere senza conoscere la lingua locale.
I Paesi Bassi non sono un’eccezione. Ti ritroverai l’olandese su:
- i cartelli stradali, 🚧
- le multe,
- i contratti di qualsiasi cosa,
- le polizze di assicurazione (non poche sono obbligatorie, nei Paesi Bassi e in Belgio),
- le istruzioni di qualsiasi prodotto,
- i reclami,
- gli avvisi degli uffici di Immigrazione,
- le comunicazioni degli enti pubblici,
- i referti medici,
- le ricette da portare in farmacia, 💊
- le scuole,
- le televisioni,
- le radio…
- pure le sagre di paese.

Capiamoci: olandesi e fiamminghi parlano inglese, lo parlano bene e hanno piacere di parlarlo perché sono gente di mondo, ma l’inglese non è la loro madrelingua.
L’olandese è e sarà sempre la loro prima scelta. La lingua degli affetti, degli affari, della scuola: la loro madrelingua. Che tipo di vita avrai se non studi olandese per parlarlo?
Quando un fiammingo od un olandese viene a sapere che vivi lì da tempo già e non sai mettere due parole in croce, non sarà piacevolmente sorpreso. Che reazione avremmo noi, d’altra parte?
E se vai a vivere lì, è piuttosto probabile che ci lavorerai, il che mi porta al punto successivo.
#2 Lavorare nei Paesi Bassi
A livello lavorativo, i Paesi Bassi sono un posto eccellente. Sì, sì.
Ci saranno problemi, non dico di no. Ma in Europa, se non al posto numero 1, è certamente nella top 3. Il paese è profondamente orientato agli affari:
- fiscalità favorevole alle aziende,
- infrastrutture efficienti, 🛣️
- autorità che stimolano l’imprenditoria,
- forte stimolo alla ricerca scientifica,
- manodopera molto qualificata.
Prendete nota, paesi del sud Europa. Per chi va in cerca di lavoro nei Paesi Bassi, tutto ciò si traduce in:
Migliori stipendi
È vero che il paese è caro, ma alla fine del mese, potrai risparmiare più quattrini che in molti altri.

Minor quantità di ore lavorate
È un fatto.
Chi è abituato alle infinite giornate lavorative mediterranee, al rimanere in ufficio perché se uscissi quando dovresti ti guardano tutti in cagnesco, anche se resti solo a perder tempo; chi è abituato ad aziende in cui la pessima produttività è compensata dalle ore di straordinario (gratis) dei dipendenti…
Va’ lassù e mi racconti.
Miglior equilibrio tra lavoro e vita privata
È innegabile pure questo. Io e molti di quanti conoscevo, lavoravamo dalle 8h30 alle 17h00, con 30′ di pausa pranzo.
Sarà pure vero che durante la settimana la vita sociale, in buona parte del paese, finisce presto, ma alle 17h00 hai ancora un sacco di tempo per fare un mucchio di cose. 🚲
I genitori che chiedono maggiore flessibilità oraria per stare accanto ai figli, è difficile che non la ottengano. Permessi di studio, aspettative, etc: ci siamo capiti.
Succulenti extra
Io, abituato com’ero ad un altro modo di fare azienda, rimasi allibito:
- L’azienda contribuisce, spesso e volentieri, al tuo fondo pensione.
- Può finanziarti gli studi, se volessi farne.
- Facilita il car-pooling con altri colleghi. 🚗
- Finanzia l’acquisto delle biciclette.
- Finanzia il trasporto pubblico, la palestra e la mensa.
- Offre corsi di formazione.
Più vacanze
Nei Paesi Bassi ed in Belgio, ci sono meno feste nazionali e locali di quante siamo abituati ad averne in Italia, ma le vacanze che ti spetta scegliere, sono di più.
È difficile che uno, al cercar lavoro, consideri pure i giorni di ferie pagate che sono comprese nel pack. Incomprensibile, dato che alla fine, sono soldi pure quelle.
Nei Paesi Bassi, io che ero l’ultimo pettinatore di bambole, avevo sette settimane di ferie: nel sud Europa, non ne ho mai avute più di quattro. Il mio caso non è certo eccezionale. 🏖️
Studiare l’olandese, come vedi, non è affatto una perdita di tempo.

#3 Esplorare la cultura olandese
È indubbio che, nel vasto mondo, i Paesi Bassi sono un po’ sconosciuti.
Quel poco che si sa gira intorno ai mulini a vento, ai tulipani, al quartiere rosso di Amsterdam, alle bici che sono più delle auto. C’è molto di più da scoprire! E corsi per studiare l’olandese, bah, lasciamo stare: in giro, trovi più corsi di dothraki che di olandese.
Anni fa, quando ancora vivevo in Italia, vado un giorno alla mia libreria di fiducia. Non il classico bugigattolo trash con cruciverba e Danielle Steel: aveva un gran catalogo di manuali e CD per imparare lingue straniere.
Entro e dico: vorrei studiare l’olandese, avete qualche corso? Il libraio mi guarda come se d’improvviso avesse scordato chi ero, e l’abbondante fatturato che gli avevo procurato.
“Un corso di olandese!”. Strabuzza gli occhi e ripete a voce alta come se volesse digerirlo. E beh, non aveva nulla.
Ciò nonostante, è andata meglio di quando, in altre librerie, m’è toccato sentirmi dire:
- nei Paesi Bassi la lingua ufficiale è l’inglese;
- è il tedesco;
- essendo un mix di inglese e tedesco, se fai una macedonia dei due, alla fine verrà fuori l’olandese.
⚰️ RIP Scuola dell’obbligo ⚰️
Ma in qualche modo, è normale che uno sappia poco dei Paesi Bassi, se non fa uno sforzo per saperne di più. Non sono gli Stati Uniti, che volente o nolente ti ritroverai sempre dappertutto.
Eppure, se conoscessi questa lingua e questa civiltà, ne resteresti piacevolmente sorpreso.
La sua storia antica e moderna, l’arte, la letteratura, il peculiare modo che ha di stare al mondo, l’impagabile e leggendaria schiettezza (oh, quanto mi manca), il suo pragmatismo. Le virtù abbondano: è difficile restare indifferenti davanti a tanta energia positiva.
Amsterdam: A History of the World’s Most Liberal City, di Russel Shorto: una buona biografia della capitale. Libri di questo tipo abbondano. Questo, e quello suggerito nel post precedente, sono i miei preferiti. |
#4 Farti amici olandesi
Puoi vivere nel centro più centrale di Rotterdam, uscire nel quartiere più esclusivo di Leiden, frequentare i circoli più fichi de L’Aia, ma ti raccomando davvero di farti amici locali.
Perché? Perché troppo spesso vedrai che, tra una cosa e l’altra, finirai per passare un sacco di tempo solo con stranieri. Generosi, simpatici, cervelloni… ma pochi saranno olandesi e parleranno olandese. Fatti amici locali, dammi retta.
La condizione stessa dell’essere straniero, la ricerca del lavoro, la novità che rappresenta il paese… costituiscono un forte elemento agglutinante, ma non ti è d’aiuto a mettere un po’ di quelle necessarie radici.
Come si rompe questo circolo vizioso? Studiare l’olandese è la soluzione.
La lingua è il 90% dell’integrazione di uno straniero. È il fattore che da solo contribuisce di più. Più del cibo, più del clima, più della percepita lontananza della società locale dalla tua cultura di appartenenza.
Se ti costruisci il tuo clan neerlandofono, oltre ad essere più a tuo agio, vedrai prima le opportunità che ti si offrono e conoscerai meglio l’ambiente in cui ti muovi: potrai costruirti un miglior futuro.
#5 Fidanzat@ olandese
Hai visto la statura media degli olandesi? I lineamenti del viso? La forma fisica, forgiata a base di bicicletta e bicicletta? 😊 Hai visto che occhi e che colorito? Ehm vabé, passiamo ad altro.
The Corporation That Changed the World, di Nick Robins: la formidabile storia della Dutch East India Company. Un’azienda con poteri quasi da Stato sovrano, che cambiò le regole del gioco del commercio e della politica internazionale. |
#6 Studiare l’olandese per capire le altre lingue germaniche
Studiare l’olandese ti permetterà di capire gli altri membri della famiglia.
Il tedesco ti sarà più facile, così come le altre lingue scandinave. 🇸🇪 Considerando la comune radice germanica, la prossimità geografica, i secoli di abbondanti relazioni, la Lega Anseatica, danese e norvegese e svedese hanno vari punti di contatto con l’olandese.
#7 Comprendere le lingue di casa sua
Chi dice olandese, dice fiammingo. Sono come l’inglese irlandese e quello britannico.
Quindi, puoi usare la lingua in Belgio, in parti di Francia e Germania, isole caraibiche e qualche angolo d’Indonesia. 🇮🇩
Ma non sarebbe corretto glissare su un’altra lingua di grande interesse: l’afrikaans, derivata dall’olandese dei coloni che si installarono in Africa negli ultimi duecento anni. Tra Namibia e Sudafrica, lo parlano oggi 10-12 milioni di africani.
Il cammino dall’olandese all’afrikaans è più facile che il contrario, e lo scritto è quello più facile da abbordare. Due lingue al prezzo di una!
Patriots and Liberators: Revolution in the Netherlands, 1780-1813 di Simon Schama: libro di storia molto raccomandabile.
|
#8 Gastronomia olandese e belga
Anche questa è un’ottima ragione per studiare olandese. Sono un fiero difensore della cucina nordica.
È possibile che non sempre la cucina fiamminga ed olandese offra il suo lato migliore a chi è di passaggio (patate fritte 🍟 con 65 salse diverse? Frikkadel? Ma anche no).
Eppure, bontà gastronomiche ce ne sono: in Belgio, gli stufati di manzo, le zuppe di verdura (piselli, crescione, gnam), il cioccolato, i waffel, le cozze, le birre trappiste degustate nello stesso monastero che le produce…
Nei Paesi Bassi:
- le birre di grano (Hoegaarden, mi manchi),
- i formaggi stagionati di capra;
- le aringhe mangiate crude con la cipolla tritata 🐟
- il kibbeling;
- il liquore Advokaat, versione olandese del pesantissimo Vov italiano;
- i biscotti di cannella;
- gli enormi formaggi del mercato di Alkmaar mangiati con pane di segale;
- lo stamppot,
- le salsicce rookworst con i crauti,
- il kerststol natalizio, 🥮
- etc.
#9 Studiare nei Paesi Bassi
Che tu vada in Erasmus, a prenderti una laurea o un MBA in una scuola d’affari, i Paesi Bassi sono un ottimo posto per formarsi.
I master in Amministrazione d’Azienda e i dottorati, normalmente hanno più programmi in inglese che in olandese; il resto, ha massicce dosi di olandese, se non il 100%.
È molto raccomandabile studiare olandese prima di andarci.
#10 Lavorare con l’olandese, a prescindere da dove risiedi
È un’opzione moooooolto appetibile. Fammiti stupire. In Europa, l’olandese è la quinta lingua straniera più richiesta dalle aziende: la quinta, non la venticinquesima.
Una mia ex collega che lavora nelle Risorse Umane in Regno Unito, mi dice che lì è una delle lingue più difficili da trovare (!) e che i candidati che lo parlano finiscono per ricevere un importante extra sul salario.
Studiare olandese è un viatico per più €€€ in busta paga. 💰
C’è una varietà di settori in cui mettere a frutto l’olandese: logistica, turismo, alta tecnologia, informatica, ricerca scientifica, ingegneria civile, etc.
In Italia, sebbene passi inosservata, la situazione è molto simile. Alberghi, esportatori, agenzie di trasporto, importatori di alta tecnologia, di esempi ne avrei a bizzeffe; ossia, senza neppure uscire dalla tua provincia, potresti ottenere grandi benefici dal parlare olandese.

Io, con il mio allora mediocre livello di olandese, al lasciare i Paesi Bassi ho ricevuto una bella pila di offerte di lavoro:
- aziende di trasporto su ruota,
- campings,
- hotel
- servizi per turisti ed expats,
- pompe funebri,
- software houses, 💻
- aziende edili, del mobile, della casa in generale,
- raccomandatori marittimi,
- produttori di apparecchiature mediche e dentistiche.
Non lo immaginavo neppure io, prima di vederlo con i miei occhi. Offerte di lavoro che piovevano in piena crisi economica. E stiamo parlando dei casi in cui l’olandese era un requisito obbligatorio.
Molte aziende a cui farebbe comodo, in realtà ripiegano sull’inglese e sul francese, per comunicare con i neerlandofoni.
Beh, essere capaci di parlare olandese con un cliente di Leeuwarden, Gante o Città del Capo 🇿🇦, è un ottimo plus. Inoltre, avendo già un buon livello d’inglese, l’olandese ti sembrerà ancora più familiare.
Cioè: ti sarà più difficile del portoghese, ma più facile del tedesco.
Splendour of the Burgundian Netherlands, di Korteweg e As-Vijvers: una curata edizione che farà le delizie di qualsiasi appassionato all’arte e alla storia. |
Studiare l’Olandese: come continuare
La mancanza di materiali pubblicati in italiano è spaventosa. Neppure si trattasse di austroungarico altomedievale. Fortunatamente, in inglese c’è un buon portfolio di materiali.
#1 Arriva la grammatica
Adesso che hai già una base comunicativa, è ora di mettere un po’ di grammatica. Allora, il primo libro che ti raccomando è questo:
Grammatica Neerlandese Di Base, di Dolores Ross e Elisabeth Koenraads: ideale per un ripasso generale e colmare le lacune. Ottimi gli esercizi. Hoepli si conferma una casa editrice spettacolare.
Il secondo è questo, e va più in profondità. Se il tuo studiare l’olandese è rivolto ad avvicinarti ad un livello avanzato, allora fa’ al caso tuo:
Dutch: A Comprehensive Grammar di Bruce Donaldson: la più esaustiva grammatica disponibile sul mercato, se hai già esaurito la fase A1.1 –> B1.2
#2 Studiare l’olandese tramite libri adattati
Il ventaglio di scelta è ridotto, ma questi sono buoni davvero. Libri bilingui olandese-inglese:
Learn Dutch With The Class Of Twelve, di Kes Van den End
Learn Dutch With Short Stories, di Kes Van den End
Learn Dutch With Beginner Stories, di Kes Van den End
#3 Il corso di Michel Thomas di Neerlandese
Altro corso che ti raccomando, con qualche ma.
I corsi di Michel Thomas, poco conosciuti in Italia, meriterebbero un post a parte, che un giorno scriverò. Al momento, ti dico quanto segue.
Questo Perfect Dutch è un corso che mescola l’ascolto di tracce audio con esercizi interattivi in CD-ROM.
Perfect Dutch – Michel Thomas, Intermediate To Advanced
Si suppone che permetterebbe di passare da un livello intermedio ad uno avanzado. La confezione è bella, fa un figurone. Ma adesso andiamo ai ma.
Il corso è organizzato in una specie di lezione virtuale, un prof con altri studenti oltre te. Solo che è una registrazione audio. 🎧
C’è più inglese che olandese, qui dentro. È vero d’altra parte che è tutto spiegato in un modo cadenzato, a prova di tonto insomma. E qual è il problema?
Beh, che ad un livello intermedio, non sei poi così tonto: potresti affrontare lezioni più dense. E questo mi porta al secondo ma: non arriva ad un livello avanzato.
Si suppone di sì, perché questo pack è il sequel di uno precedente per un olandese basico. Non te lo raccomando, perché per raggiungere un livello basico, è meglio quanto ti indicavo nel post precedente.
Ma secondo me, Perfect Dutch è uno dei materiali per passare da un basico ad un intermedio.
Il terzo ma è uno dei fondamenti del metodo Michel Thomas: lo studente è scaricato da qualsiasi responsabilità. Non deve ripassare, approfondire o fare compiti, a parte le lezioni.
Comeeee? Eresia, per me. 🤨 Allora, dopo tutto, perché lo suggerisci?, ti chiederai. Perché materiali per lavorare sull’intermedio non ce ne sono. Se non vuoi dare il salto ai monolingui olandesi (che io mi lascerei per l’avanzato), questo Perfect Dutch aiuta a fare progressi. 👍
Le registrazioni sono buone, i CD e gli MP3 funzionano (roba che daremmo per scontato, però non è sempre così) e la didattica leggera aiuta quanti hanno difficoltà a sedersi ed imparare una lingua.
#4 Leggere giornali
Il livello sale, ma senza esagerare.
Puoi andare a botta sicura con Metro, il giornale che viene distribuito gratuitamente nei luoghi più transitati delle città. C’è cronaca, politica, qualcosa di cultura, sport, etc. 📰 È come un vero periodico, ma con articoli brevi e linguaggio semplice.
Per imparare una lingua, questi giornali sono una benedizione.
Poi, puoi anche ricorrere a De Telegraaf, che è il quotidiano più popolare del paese; anche questo è gossipparo, ragion per cui è probabilmente ciarpame per l’olandese che cerchi informazione vera, ma resta adatto per quanti sono impegnati a studiare olandese.
#5 Praticare il tuo olandese con un tutor
Non c’è da aspettar troppo prima di buttarsi a parlare la lingua.
Studiare olandese non è tutto: occorre perdere le remore e lanciarsi ad usarlo. Tuttavia, io raccomando iniziare da un professionista della lingua. Uno dei migliori posti dove trovarne, ad oggi, è Italki.
Ci sono tutors in tutto il mondo, con lezioni strutturate secondo le tue necessità e a prezzi contenuti.

Ho perso il conto delle lingue che ho potuto praticare grazie a Italki.
Studiare l’olandese è stato possibile perché ovunque mi trovassi, potevo accedere alle lezioni e ai professori.
Tutori fuori dalla piattaforma che potessero darmi lezioni per Skype ne ho trovati, qualcuno pure faccia a faccia, ma a prezzi molto alti in ambedue i casi. Per tutto ciò, una piattaforma come Italki è fenomenale.
#6 Esercitare il tuo olandese con gente vera
È arrivato il momento di affrontare la gente per strada.
Se vivi in un paese neerlandofono, parla con i locali ovunque e quandunque. Assumiti l’impegno di ricorrere all’inglese solo se sei in pericolo di vita. Se ti parlassero in inglese per aiutarti, ripeti fino alla sazietà la frase:
Het spijt me, ik spreek geen Engels, kunt u dat herhalen, alstublieft?
Poi, ringraziali con un sorriso per la loro pazienza. I primi tempi sono complicati, ma gli inizi in qualsiasi ambito lo sono, no? Se vivi nel tuo paese, devi puntare invece a:
- i turisti di passaggio,
- gli studenti in Erasmus,
- i bar dove si organizzano scambi linguistici ogni settimana, 🍺
- gli au-pairs,
- i siti web de tandem linguistici,
- i gruppi di Facebook.

Studiare l’Olandese: conclusioni
Spero che il post ti sia piaciuto. Ci ho messo le tecniche e i materiali che ho usato per studiare l’olandese, passando da un basico ad un livello intermedio.
Se l’olandese ti attizza ma le tue mire linguistiche attuali sono diverse, guarda qui:
🇮🇸 Imparare l’Islandese da Autodidatta: Come Iniziare
🇩🇰 Imparare il Danese: Guida Rapida per Iniziare
🇪🇸 Spagnolo Facile: 10 Punti Obbligatorio per Impararlo
🇮🇷 Imparare il Persiano: Guida Rapida per Iniziare
Se sei arrivato fin qui:
- Sei un fenomeno. Puoi già studiare l’olandese per arrivare ad un livello intermedio 👏 🇸🇷
- Tra tutti i tuoi amici, continui ad essere quello che ne sa di più sull’olandese 🇳🇱
- Sai che essere fluenti in olandese è un ottimo modo di ricevere offerte di lavoro e aspirare a stipendi più alti 🇧🇪
Detto ciò,
🙏 Grazie d’aver letto questa pamplina. Se t’è piaciuta, condividi con chi vuole studiare l’olandese per passione o necessità 📲
Tot gauw –> a presto 😉
Il tuo germanista personale,
Fabio
Confirmo todo. Ir a ese país y no aprender neerlandés, es una miopía imperdonable.
Voy a leer tus otros posts sobre el neerlandés. Gracias crack.
¡Grande Jack! Gracias a ti. ✌️✌️
Ciao, mi sembra che non parli di corsi o scuole particolari in Italia dove poter cominciare da zero. Io sono innamorato da sempre dell’Olanda, ci sarò andato in vacanza decine di volte, ma la loro abitudine a parlare l’inglese coi turisti mi ha sempre impigrito, vista anche la complessità della loro lingua. Ho imparato a scuola l’inglese e lo spagnolo, esercitandoli poi anche da grande, così da avere una buona preparazione. Con le germaniche invece ho sempre avuto un pò di avversione. Se avessi avuto 20 anni di meno mi sarei buttato e avrei imparato molto velocemente, ma a 40 anni comincio ad aver paura che sia troppo difficile ormai. Le lingue più le studi da giovane e meglio le impari.
Pensi che sia il caso di iscrivermi a qualche corso qui in Italia come primo approccio, prima di buttarmi nella mischia? Esistono istituti migliori di altri a cui rivolgersi?
Grazie!
Grande Marco!
Uhm di scuole non ne parlo infatti: finché sono vissuto in Italia non ne ho trovate; mentre abitavo in Olanda ne ho trovate molte ma nessuna che, secondo me, meritasse la minima attenzione. Non si tratta solo di olandese ma di tutte le lingue in generale. Se ne trovassi qualcuna, Marco, sarebbe ottimo se ci facessi sapere il tuo feedback.
Dissento invece circa l’età ideale per imparare le lingue: conosco fior fiori di poliglotti che hanno iniziato da adulti o anziani e hanno ottenuto ottimi risultati. Quindi, animo!!
Grazie a te di leggere le mie manfrine 😀
Ottimo post! Sono in Olanda da 6 mesi e da un mese e mezzo circa ho iniziato lo studio della lingua. Oltre ai validissimi consigli che hai dato, faccio presente che quasi ogni comune (gemeente, io sono ad Oudkarspel vicino Alkmaar, Noord-Holland) mette a disposizione corsi gratuiti tenuti da volontari. Ho appena acquistato il libro con il metodo Assimil e dire che sono entusiasta della scelta è dire poco. Tot snel!
Grande Paolo!
I corsi gratuiti vale la pena di provarli: poi se non vanno come previsto, pazienza, si passa ad altro.
Un saluto orange! 😀