
Caro amico straniero! 🌎 Questo post tratta di come raggiungere un livello di italiano basico, che ti permetta di districarti nelle situazioni più comuni, scambiare chiacchiere con madrelingua e gettare le basi per continuare ad imparare questa fantastica lingua. 😎
Perché questo post?
Beh, soprattutto se la tua lingua materna è neolatina, l’italiano è di sicuro una lingua accessibile. Anche se…
… questa apparente facilità può essere una trappola:
- l’accento e la prosodia sono differenti,
- la lingua è disseminata di falsi amici,
- molti verbi irregolari,
- dettagli grammaticali da imparare perché distinti, e
- un lessico non troppo simile.
Insomma, gli ostacoli principali di chiunque si disponga ad imparare l’italiano. Lo studio che ti propongo qui è in gran parte autodidatta.
Se parli portoghese, spagnolo, francese o romeno, l’italiano è una lingua fattibile: bastano un 70% di studio autonomo e un 30% di lavoro con un insegnante privato.
Come professore privato di italiano, da anni ho sotto gli occhi i risultati di questa strategia, rispetto alle altre: io la considero più efficace della maggior parte dei corsi di gruppo delle scuole di lingua.
Lascia che ti dia un paio di indicazioni.
Índice
Come iniziare con l’italiano
Se sei un principiante assoluto, segui pedissequamente i passi elencati qui sotto.
Se invece:
- hai iniziato un corso ma l’hai mollato presto,
- hai raggiunto un A2 ma un sacco di tempo fa,
- sei stato in Italia per un po’ e hai assorbito l’italiano per strada,
- è la lingua dei tuoi genitori o nonni però non ti hanno insegnato granché,
- sei vissuto in Italia da piccolo prima di spostarti con la famiglia altrove,
vorrai fare questo breve test, per controllare grosso modo dove sei.
Come vedrai, il test è sul sito educativo della TV pubblica italiana, che per il resto è sfortunatamente abbastanza inutile.
Quanto ti suggerisco per raggiungere in italiano basico, si articola in varie parti:
- prima tappa: materiali e strategie prioritarie, da cui devi iniziare;
- seconda tappa: strumenti che consolidano e ampliano quanto imparato nella prima;
- letture graduate: molto utili. Scegline alcune;
- trucchi e consigli.
Mi guido secondo i principi del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue o QCERL. Devi diventare un asso nelle quattro famose competenze:
- Comprensione Orale (capire quello che ascolti)
- Comprensione Scritta (capire quello che leggi)
- Espressione Orale (saper parlare)
- Espressione Scritta (saper scrivere)
Ed intorno a quattro aree:
- Sociale
- Lavorativa
- Culturale
- Accademica
Acquisire i mezzi per soddisfare le necessità comunicative della specie umana, è un lavoro di anni.
In questa guida, ci centriamo su come gettare delle buone fondamenta ed iniziare a buttar là quattro parole.
Prima tappa dell’italiano basico
Per ottenere un italiano basico, è difficile trovare un corso migliore di Assimil Italiano:
El Italiano Sin Esfuerzo, di Assimil. Questo è in base spagnola, ma è disponibile anche in base francese, inglese, tedesca, portoghese, russa e olandese.
Cuaderno de Ejercicios de Italiano, di Assimil. Disponibile in base spagnola e francese.
Assimil è eccezionale.
Se vuoi sapere meglio come funziona, leggi: Corsi Assimil: La Recensione Più Onesta e Completa Che Troverai.
Come vedrai, permette a chi non ha la minima idea della lingua, di prendere dimestichezza con i fondamenti della lingua.
Doppie consonanti, indicativi e congiuntivi, la mancanza di accenti grafici che sconcerta non pochi studenti ed altro.
Assimil Italiano è un corso fenomenale. Per chi è madrelingua di una lingua neolatina, l’assimilazione intuitiva funziona perfettamente.
Il livello raggiungibile mi sembra più un B1 che un B2, cosa comune agli altri corsi di Assimil: resta comunque il migliore, per arrivare ad un livello di italiano basico. 👍
Il Quaderno degli Esercizi è un’ottima novità: un complemento raccomandabile, un ghigno di Assimil alla didattica tradizionale.
Che tu abbia bisogno di rinfrescare le basi o rialfabetizzarti in italiano, questi sono i tuoi primi strumenti. Impieghi due o tre mesi, lavorando secondo le istruzioni date dalla casa editrice.
Ma non finisce qui.
Seconda tappa dell’italiano basico
Quando impari una lingua, come nelle buone diete, l’ideale è variare: di materiali ed approccio.
Dopo aver completato il corso Assimil Italiano e il quaderno di esercizi, io prenderei questi altri due testi:
Attiva il lessico (A2/B1), di Le Monnier
Questo manuale è molto valido per cementare quanto hai visto precedentemente. Poi, se hai curiosità spirituali o sei una persona religiosa, questo corso potrebbe pure interessarti:
Arte, religione, società. Corso di italiano L2 per religiosi (A2-B1), di Loescher
È un volume che raccomando a tutti, credenti e non. È ben fatto, e tratta di un tema contemporaneo. Lo dico seriamente: la religione occupa un ruolo nel nostro mondo, oltre ad essere assai presente nella quotidianità italiana.
Se inoltre hai per obiettivo quello di prendere una certificazione ufficiale di italiano, è facile che l’argomento venga fuori.
Poi, studierei uno di questi due libri, o ambedue:
Leggere la civiltà. Letture di civiltà italiana per stranieri (A2-B1), di Loescher. Ben fatto, molto formativo. Mi tolgo il cappello.
Spazio civiltà. Civiltà italiana per stranieri (A2-B1), di Loescher: idem. Buon lavoro della casa editrice Loescher. Ce n’era bisogno.
Un’osservazione più o meno esplicita che mi viene fatta spesso è questa:
Guarda, Fabio, a me frega poco della cultura. Voglio solo parlare italiano con la gente.
Ci sono lingue in cui è impossibile comunicare se non si hanno conoscenze approfondite delle relative culture: coreano, giapponese o yoruba, per fare un paio di esempi.
Per chiunque parli una lingua neolatina, l’italiano rappresenta il veicolo comunicativo di un popolo vicino, geograficamente e culturalmente. Ma… qualcosa dovresti sapere.
La sua impronta religiosa, il divario nord-sud, la gastronomia , un po’ di storia… per evitare figuracce con i madrelingua, ma non solo. Non è una cattiva idea avere un’idea di dove si dirige il paese.
Non facciamo scherzi sulla Chiesa come in altri paesi, la questione meridionale è una ferita aperta, abbiamo più di 150.000 vocaboli relativi alla pasta 🍝, ed altro ancora.
Conoscere la cultura di un paese è il lavoro di una vita, pure nel caso dell’Italia.
Letture graduate consigliate
Possiamo alleggerire la parte più didattica dello studio con letture come queste. Quando stai oltrepassando l’A2, potresti pure cimentarti con letture non graduate.
Tuttavia, queste elencate qui sotto di agevolano la cosa: sono pensate per farti assorbire la struttura e il lessico dell’italiano in modo rapido ed efficace.
Pasta per due (A1), di Alma Edizioni
Il ladro di scarpe (A2), di Alma Edizioni
Imparare italiano basico con i fumetti
Le lingue e i fumetti sono un’accoppiata vincente: un fumetto è divertente, accompagna le parole con un contesto, c’è molto discorso diretto, le frasi sono semplici.
Per raggiungere un italiano basico, ci sono molti fumetti fenomenali, soprattutto quelli diretti all’infanzia. Questi due, per esempio:
Paperino: Antica Roma: Paperino nell’Antica Roma. El Pato Donald, Donald Duck, Ànec Donald, Дональд Дак: è una celebrità in tutto il mondo. Linguaggio semplice, ameno e lessico storico.
Imparare le lingue non dev’essere una tribolazione. 😂
La Divina Commedia a Fumetti: il libro simbolo della letteratura italiana, capolavoro, volgarizzata in un fumetto eccezionale.
Della Divina Commedia, ci sono tutte le edizioni possibili immaginabili: commentate, illustrate, tradotte… questa è una che permette di avvicinarvisi in modo lieve.
Arrivati qui, avrai visto che quello che ti ho suggerito è, fondamentalmente:
- allenare la Comprensione Scritta,
- allenare la Comprensione Orale.
Mancano due competenze:
- l‘Espressione Orale,
- l’Espressione Scritta.
Per costruirle, devi ricorrere a questi fenomenali aggeggi linguistici: gli esseri umani. Se sono insegnanti o tutor, meglio.
Vediamo come.
11 Consigli generali per imparare italiano basico
#1 Esercitare l’orale
Scambiare il tuo spagnolo / inglese / francese / tedesco / hindi / dzongkha per l’italiano di qualcuno: no. Troppo presto. Parlare prima possibile, sì che è utile.
Tuttavia, un madrelingua non sa come correggerti ed accompagnarti, quando sei ancora ad un livello così basico.
Avendo giusto un livello basico di italiano, le tue capacità espressive sono ancora limitate.
L’ideale sarebbe esercitarsi con un insegnante di italiano privato o con un tutor, se potessi permettertelo. Sa insegnarti e motivarti. Sa tirare fuori da te grinta e capacità.
In tal caso, forse non ci parlerai tutti i giorni, ma se fosse anche solo una volta la settimana, perfetto.

#2 L’accento italiano
Ci sono persone con un orecchio particolarmente allenato, capaci di imitare le voci degli altri.
Spesso, gli accenti non sono un problema per loro. Sin dai primi giorni di studio di una nuova lingua, pronunciano alla perfezione.
L’unico problema è che… non hanno ancora niente da dire! Se pronunci
Scusi, non ho capito bene, potrebbe cortesemente ripetere?
in modo impeccabile, un italiano penserà che sei un altro italiano che non ha sentito bene una frase, non uno straniero che ha un italiano basico.
Qual è la soluzione?
Di sicuro, non è quella di peggiorare apposta il tuo accento, per far sapere loro che non sei madrelingua ed essere più pazienti.
Un forte accento straniero è come il cartello L sulla macchina di quando hai il foglio rosa: avvisi tutti di essere cauti, ma l’obiettivo è quello di imparare velocemente e toglierlo.
#3 Esercitare lo scritto
Ribadisco quanto detto per l’orale, aggiungendo una cosa: lo scritto richiede più energie. Metti in conto più tempo di quello che prevedi per l’orale. 📔
Il linguaggio scritto è più formale e sofisticato dell’orale. Ci sono più cose da imparare, è uno studio più prolungato, indi per cui, devi tirare fuori un minimo di forza di volontà.
In fin dei conti, mettersi d’accordo per parlare è più leggero dello scrivere qualcosa, fartelo correggere e rivederlo con le note.
Magari vuoi solo andare in vacanza in Italia e lo scritto non ti interessa troppo. Nessun problema: però, ti consiglio comunque di imparar bene le basi, anche dello scritto.
Ad un B2, se la tua vita e le passioni che coltivi non contemplano la scrittura, abbandonala pure.
Per lo scritto come per l’orale, puoi contare su di me se hai bisogno di aiuto: insegno italiano da anni.
#4 Gli inizi sono difficili
Il momento più difficile è l’inizio, sempre. Normale che richieda uno sforzo extra.
Le particelle pronominali, la doppia negazione, i plurali irregolari, quali sono le parole maschili e quali le femminili, la fonetica diversa dalla tua lingua materna: pazienza e studio costante.
Se i fondamentali non ce li hai ben radicati, non potrai usare l’italiano per nessuna cosa magnifica tipo:
- dire a tua suocera bolognese che è un peccato che venga a visitarvi quando voi sarete in vacanza dall’altro capo del mondo,
- offrire un caffè alla tua vicina di casa pugliese,
- vincere il concorso di karaoke con una canzone di Umberto Tozzi
#5 La poca utilità dei software di sintesi vocale, Rosetta Stone e compagnia
Io non ne uso: se hai tempo per esercitare l’orale, fallo con un essere umano.
Software e accricchi vari per praticare l’orale sono strumenti potenti, non dico di no. Ma né sono perfetti, né dobbiamo mettere la tecnologia dove è superflua.
Un milanese o una palermitana sono migliori partner di conversazione che un microfono ed un programma informatico.
#6 Ricorrere ad Internet se non hai italiani a portata di mano
Se non ci sono italiani disponibili intorno a te, ricorri al potere magico del web. Io lavoro un 20% faccia a faccia ed un 80% su Skype. 🖥🎧
Con le lingue che esercito come studente, pure: una videochiamata con Skype permette una buona interazione ed è gratis.
Si può praticare l’orale, inviarsi note scritte tramite chat, condividere lo schermo: non male, no?
#7 Un buon dizionario
Sfortunatamente, sul web è a volte difficile trovare dizionari decenti di italiano. Alcuni suggerimenti a seconda della tua lingua materna:
🔶 Francese-italiano ed italiano-francese: Larousse.
🔶 Tedesco-italiano ed italiano-tedesco: Leo.
🔶 Spagnolo-italiano ed italiano-spagnolo: una tragedia.
Il meno peggio è quello del Corriere Della Sera. Ha meno informazioni del cruscotto di una Fiat Panda, ma all’inizio, può andare.
🔶 Inglese-italiano ed italiano-inglese: WordReference.
Con questi dizionari, ad un italiano basico la svanghi: da un intermedio in su, invece, devi davvero prenderne uno cartaceo valido.
#8 Lascia perdere le App
Ci sono App di lingue per tutti i gusti: la più citata è Duolingo.
La App del gufetto ha alcuni pro: gli esercizi, gli audio a velocità normale e ridotta, i forum. Bene, ma i contro non sono meno.
Duolingo, come tutte le App di questo tipo, è ingegnerizzata per sequestrarti il cervello: per farti passar lì dentro la maggior quantità di tempo possibile.

Si impossessano della tua concentrazione a colpi di stelline, coriandoli e premi. 🏆
Sei indotto a credere che per imparare una lingua tu debba solo completare il famoso albero di Duolingo.
Nel “corso” d’italiano, non mancano gli errori, nonché piste audio poco chiare.
I forum non sono moderati da Duolingo ma da aficionados: con le migliori intenzioni e alcuni buoni contributi, ma non c’è un controllo di qualità e l’informazione è sparsa in decine di link.
Cioè, devi giocare a Indiana Jones alla ricerca del verbo irregolare perduto.
In altri materiali, troveresti invece tutto quanto ti serve, in un istante e in un unico posto.
#9 Circondarti di persone che ti sostengono
Iniziare ad imparare una nuova lingua è un’avventura. Se potessi avere il supporto del tuo clan, sarebbe meglio.
A volte, pure quelli che ti vogliono più bene, finiscono per metterti i bastoni tra le ruote. Per un mucchio di ragioni:
- dedicherai loro meno tempo 🤨,
- credono che padroneggiare l’italiano sia una perdita di tempo,
- perché ti dicono che sei troppo vecchi@,
- cercano di convincerti che imparare una lingua sia caro,
- perché un’italiana ha fregato il fidanzato di un’amica 😜,
- perché loro hanno provato ad impararlo e non riusciti a spiccicare una parola.
Che ne so.
Avvisa tutti che per te è importante. Se continuano a rompere le scatole, tu va’ per la tua strada e ignorali. 🖕
Vedrai che troverai pure persone che ti incoraggeranno: amici, colleghi, familiari, sconosciuti che si trasformeranno in amici. Cerca la loro di compagnia.
#10 La radio italiana serve a poco se non l’ascolti concentrato
Molti pensano che se uno gira intorno ad una radio accesa, l’italiano fluisca nel loro cervello in modo automatico.
In realtà, se fai qualcosa con la radio accesa per un’ora, il beneficio di quell’ora corrisponderà ai pochi minuti in cui hai spostato la tua concentrazione da quello che stavi facendo, alla radio stessa. Né più, né meno.
L’unica cosa che funziona è l’ascolto attivo.
#11 Ricavarsi del tempio per studiare, organizzandosi
Viviamo vite intense, c’è poco da fare.
Ti propongo un trucco: scrivi tutto quello che fai in una giornata normale, da quando ti alzi a quando vai a nanna.
Esempio:
- 6h30: alzarsi, farsi la doccia, vestirsi
- 7h00: far colazione
- 7h30: prendere l’autobus per andare al lavoro
- 8h30: iniziare a lavorare
- 11h00: pausa caffè
- 11h30: ritorno al lavoro
- 13h30: pausa pranzo
- 15h00: ritorno al lavoro
- 18h30: prendere la metro per andare in palestra
- 19h00: pilates e pesi in palestra
- 20h30: prendere il bus per tornare a casa
- 21h00: cucinare e cenare
- 22h30: vedere la televisione
- 23h30: andare a dormire
Ora pensa: in che momento potresti inserire l’italiano? In che modo?

Dove potresti inserire lo studio dell’italiano?
- 6h30: alzarsi, farsi la doccia, vestirsi
- 7h00: far colazione-> leggere due articoli del Corriere Della Sera
- 7h30: prendere l’autobus per andare al lavoro -> farti un capitolo del libro di testo
- 8h30: iniziare a lavorare
- 11h00: pausa caffè -> fare alcuni esercizi di italiano basico
- 11h30: ritorno al lavoro
- 13h30: pausa pranzo -> pranzare con un madrelingua per allenare l’orale
- 15h00: ritorno al lavoro
- 18h30: prendere la metro per andare in palestra -> leggere un libro di lettura graduato
- 19h00: pilates e pesi in palestra -> ascoltare delle canzoni italiane
- 20h30: prendere il bus per tornare a casa -> ascoltare un podcast
- 21h00: cucinare e cenare
- 22h30: vedere la televisione -> vedere una serie italiana
- 23h30: andare a dormire
Sono solo delle idee. Non abbiamo tutti gli stessi ritmi, né gli stessi livelli di energia durante il giorno, né gli stessi gusti.
Poi hai pure i tempi morti: le attese in banca , alle Poste, nella sala d’attesa del medico, alla cassa del supermarket, nelle stazioni e negli aeroporti, etc.
La chiave è: non sottovalutare il potere di lavorare sul tuo italiano basico ogni giorno, per mesi.
Non devi prenderti settimane intere di ferie per fare corsi intensivi a Firenze: cerca di usare in modo costruttivo i momenti liberi imprevisti, ma inserisci nel tuo programma pure tempi di studio di qualità.
Studio concentrato: senza distrazioni, cellulari , genitori che ti chiedono che vuoi per cena, figli che esigono che gli risetti il tablet, mariti che non capiscono come funziona la frullatrice.
Niente, nessuno.
Conclusione
Che ti è sembrata questa breve guida? Spero ti sia stata utile.
La cosa fondamentale, quando lavori per ottenere un italiano basico, è gettare delle buone fondamenta: qualità, anzitutto. Poi verrà la quantità.
Se l’italiano ti attira ma non hai ben chiaro che utilità potrebbe apportare alla tua vita, butta un occhio sul post principale:
Parlare Italiano: Guida alla Lingua del Belpaese
E se devi inviare email ai tuoi fornitori o rispondere alle chiamate dei tuoi clienti italiani:
Italiano Degli Affari: Imparare l’Italiano Commerciale
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E non perderti il post successivo, su come ottenere un livello di italiano intermedio: è lì che le le cose si fanno interessanti, dato che si iniziano ad affacciare un sacco di opportunità.
🇮🇹 A presto 😉
Il tuo consulente italianistico personale,
Fabio
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