
Hey amante delle lingue! Imparare le lingue straniere è un’attività divertente ed encomiabile in sé, però potresti anche aver bisogno di dimostrare il tuo livello, per ragioni di studio e lavoro. Come farlo? Quali sono i certificati linguistici più affermati?
Vediamoli. 👓
Índice
Certificati Linguistici: chi ne ha bisogno?
Supponiamo che tu ti sia appena laureato e che voglia fare un master all’estero.
O che il master ce l’hai già e senti che l’unica cosa che ti manca, prima di uscire dall’Italia per papparti il mondo, è un attestato che provi che parli una certa lingua.
O che vuoi semplicemente andare a lavorare all’estero, però ti chiedono di dimostrare il tuo livello con un diploma, anche solo per mandare un CV.
O ancora, che vuoi lavorare a casa tua, ma in ruoli che richiedono la padronanza di una o più lingue.
In tutti questi casi, hai bisogno di un certificato di lingue. Uhm, ma me lo chiederanno sia le università sia le aziende private?
Risposta breve: sì.
Risposta lunga: le università di sicuro. Le aziende, per la maggior parte, pure.
Ci saranno aziende, soprattutto in settori e mansioni in cui la padronanza delle lingue sia secondaria, che forse non te lo richiederanno.
Per loro, sarebbe sufficiente che lo parli, scriva, legga e capisca una conversazione di difficoltà moderata, nonostante gli errori, un lessico limitato o un forte accento.
Però, purtroppo, la massa di persone che cercano lavoro non smette di crescere, mentre i posti di lavoro disponibili non smettono di calare. 🙁
La concorrenza è feroce.
Qualsiasi vantaggio che tu possa mettere in campo quando mandi il tuo curriculum, è una possibilità in più di non finire nel cimitero dei candidati scartati.
Parlo per esperienza personale, da ambo i lati della barricata. Anche le Amministrazioni Pubbliche esigono certificati.
Molti Stati europei assumono abbondante manodopera straniera per un’ampia gamma di impieghi.
Per non parlare della cittadinanza o dei permessi di soggiorno: in molti casi, pure questi vincolati al possesso dei certificati linguistici.
E non è neppure un’eccezione per lavorare nel pubblico in Italia.
Professori, ma non solo: nei prossimi anni i concorsi per una gran varietà di impieghi richiederanno certificati linguistici.
Riassumendo: in Italia o all’estero, nel pubblico o nel privato, tenere nella tua cartella professionale dei certificati linguistici ti può essere di grande aiuto.
Certificati Linguistici: come sono
Da tempo in Europa abbiamo questa bella cosa che è il QCER, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue straniere.
È robba che se magna?, mi direbbero nelle Marche. No, ma è comunque un’ottima cosa.
È un modo di omogeneizzare le competenze linguistiche in tutta Europa.
Prima, era un bel ginepraio.
Ne avrai già sentito parlare, probabilmente: i famosi sei livelli: A1, A2, B1, B2, C1 e C2, ciascuno con il suo descrittore.
Semplificando assai, A1 significa che hai appena iniziato, C2 che sei quasi madrelingua.
È iniziato in Europa, ma sta diventando uno standard mondiale.
Per ottenere i certificati linguistici, normalmente, devi passare un esame, a cui puoi accedere senza essere tenuto ad aver fatto corsi specifici.
Le competenze linguistiche che misurano più o meno tutti gli esami sono:
- Comprensione Scritta (capire un testo),
- Comprensione Orale (capire un discorso),
- Espressione Scritta (saper scrivere),
- Espressione Orale (saper parlare).
Devi ottenere un punteggio minimo in ciascuna di queste parti, per passare l’esame.
A volte si svolge tutto in un unico giorno, a volte viene spalmato su più giorni. In alcuni casi devi andare all’altro capo del continente, in altri arrivi a piedi in 5 minuti da casa tua.
Possono darti il risultato in pochi giorni o in pochi mesi. Cioè, c’è una grande variabilità.
Andiamo a vedere alcuni dei certificati linguistici più conosciuti e spendibili.

Certificati linguistici: inglese
Mettiti seduto che iniziamo subito in quinta.
Circa l’inglese, sono decine le entità certificatrici, i tipi di esame, i livelli, le validità, gli ambiti specifici.
Prima di prepararti qualsiasi esame, rifletti un attimo circa la ragione per cui ti servirà quest’esame. E quando ti servirebbe?
Qual è il tuo livello attuale? Quanto tempo puoi dedicare alla preparazione? Stai studiando altre cose allo stesso tempo?
Se hai le idee chiare (fare un MBA negli USA, fare uno stage in un ospedale irlandese o lavorare per una ONG in Svizzera), meglio consultare direttamente con l’organizzazione interessata e fare quanto ti dicano loro.
Non limitarti a dare un occhio al loro sito web: chiama, scrivi, ottieni una conferma extra.
Di nuovo, parlo per esperienza personale.
In generale, i certificati linguistici più richiesti in ambito accademico sono:
- negli USA: il TOEFL (Test of English as a Foreign Language)
- nel Regno Unito e Irlanda: lo IELTS (International English Language System)
Un dettaglio importante: IELTS e TOEFL durano due anni.
Perché solo due anni? Perché si parte dal presupporto che, se uno smette di usarlo, l’inglese si arrugginisce. Triste ma vero.
Ormai, ci sono anche università americane che accettano lo IELTS e britanniche che accettano il TOEFL. O ambedue. C’è un po’ di tutto.
Per questo, sempre meglio sincerarsene prima di mettercisi.
L’altra possibilità, è portarti a casa un certificato di inglese per aggiungere work appeal al tuo profilo professionale.
In tal caso, gli attestati più comuni sono quelli del Cambridge Assessment English, quelli che probabilmente riscuotono maggior successo a livello mondiale.
È da lì che escono i famosi PET (Preliminary English Test), First (livello B2) e compagnia.
Il portfolio di diplomi è ampio: ce ne sono di conoscenze generali di inglese, di specifici per bambini ed adolescenti, altri orientati al mondo degli affari, della sanità, dell’insegnamento dell’inglese, etc.
Quali sono i vantaggi dei titoli del Cambridge Assessment English?
- con tanti esami disponibili, sicuramente trovi quello che fa per te;
- sono i più riconosciuti in giro per il mondo, a Manchester come a Kuala Lumpur;
- i materiali specifici per prepararli si trovano facilmente;
- c’è sempre un centro d’esame vicino casa;
- non scadono mai.
L’ultimo vantaggio, l’assenza della data di scadenza, merita un cenno. Valgono tutta la vita, sì, ma non hanno lo stesso valore due mesi dopo o sei anni dopo.
Alcune entità sì che specificano che vogliono certificati linguistici ottenuti negli ultimi X anni, normalmente due.
È una seccatura, però riflette un fatto: molti hanno ottenuto un C1 in inglese anni fa poi hanno troncato qualsiasi relazione con la lingua, e si ricordano di poco.
Un post che dovresti davvero leggere a questo riguardo, è questo:
🇺🇸 Certificazioni di Inglese: Tutto Quanto Devi Sapere 🇦🇺
Buona certificazione 😉
Certificati linguistici: cinese
Il re dei certificati di cinese mandarino è l’HSK (Hànyǔ Shuǐpíng Kǎoshì).
Vanno dal HSK1 al HSK6: l’1 è il livello più basico, il 6 ti dà diritto di fare il gradasso per tutta la vita, visto che è il livello più alto di tutti, il C2.
Non sarebbe male arrivarci.
Se vuoi studiare in Cina, questo è uno dei certificati che dovresti avere.
Anche molte aziende fuori dalla Repubblica Popolare lo richiedono, come prova della padronanza del cinese.
Circa la validità, il Governo cinese stabilisce una discriminazione: il certificato HSK non scade, in sé, ma se vuoi studiare in Cina, allora sì che ha una data di scadenza.
Un po’ contorto il concetto, a dire il vero. Il punteggio in tal caso vale due anni.
Gli Istituti Confucio, che sono gli enti ufficiali del Ministero della Formazione di Pechino per insegnare il cinese nel mondo e per la gestione degli esami, sono ormai in tutte le città principali.
Dove non arrivano loro, stringono accordi con dei centri privati.
Per cui, neppure nel caso del cinese mandarino c’è da prendere un aereo per il Celeste Impero, per prendersi il certificato.
HSK 1 Standard Course, libro di testo e quaderno degli esercizi: il miglior strumento disponibile per prepararsi al primo esame dell’Istituto Confucio. |
Certificati di lingue: olandese
Di olandese o neerlandese, due sono le certificazioni linguistiche esistenti.
La prima è la NT2, il cui nome completo è Staatsexamen Nederlands Als Tweede Taal: organizzata in Olanda dal Dienst Uitvoering Onderwijs, fornisce esami peri livelli B1 (Programme 1) e B2 (Programme 2).
Prendendoti il B1, non ti serviranno ulteriori esami per richiedere la cittadinanza (o il permesso di soggiorno, in caso non fossi cittadino europeo).
Il B2, invece, ti permetterà di accedere alle università orange.
Il problema del NT2, è che ad oggi puoi solo fare l’esame nei Paesi Bassi.
Nederlands in actie: methode NT2 voor hoogopgeleide anderstaligen: un buon manuale per preparare l’esame, ma anche imparare la lingua. Il Neerlandese Senza Sforzo di Assimil: eccellente testo per iniziare, se sei un principiante. Qui una recensione completa: Assimil Olandese. |
La seconda certificazione di olandese è la CNaVT o Certificaat Nederlands als Vreemde Taal.
Organizzata nelle Fiandre (Belgio) all’Università Cattolica di Lovanio, che lavora secondo quanto dettato dalla Nederlandse Taalunie, l’Accademia della Crusca dell’olandese.
Somministra cinque test diversi: A2, B1, B2 e C1. Che sono quattro, però del B2 ce n’è:
- una versione per chi desidera studiare in un’università neerlandofona,
- e un’altra versione per quelli che hanno bisogno di un certificato per dimostrare le loro capacità in ambito lavorativo.
I certificati che emette sono validi sia in Belgio che Olanda. Le sessioni d’esame normalmente sono… una l’anno.
Con i certificati B1 e B2, puoi risparmiarti il test di lingua necessario per le pratiche dell’Ufficio Immigrazione.
Nelle Fiandre, il diploma C1 è prerequisito per diventare professore.

Certificati linguistici: ebraico
L’ebraico non ha un profluvio di certificati linguistici ufficiali. Quello che mi sembra più accessibile, dal punto di vista organizzativo, è quello del Consorzio ECL.
Ci sono quattro livelli:
- A2
- B1
- B2
- C1
Le sessioni d’esame sono una o due l’anno, però attenzione: il Consorzio ECL è ubicato nel Centro di Lingue Straniere dell’Università di Pécs, Ungheria, patria di grandi poliglotti.
A Budapest, l’esame è garantito. Per poterlo fare in altri paesi, c’è da consultare il personale dell’università.
A volte, è possibile avvicinarsi a fare lo scritto ad un centro con cui gli ungheresi abbiano un accordo di collaborazione. L’orale si può fare tramite videoconferenza.
Il prezzo è molto variabile: dipende dall’epoca, dal centro a cui tu vada, etc. Anche a questo proposito è meglio consultare il Consorzio ECL.
Non esistono materiali per preparare quest’esame. È possibile scaricarsi un modello d’esame, e questo è quanto.
Ma se vuoi imparare l’ebraico, questo è un ottimo punto di partenza:
L’Ebraico Senza Sforzo di Assimil: corso per autodidatti fenomenale. Assimil è una garanzia.
Corso di ebraico contemporaneo – Livelli A1-B1, di Hoepli: buon corso, se preferisci un approccio più teorico che pratico alle lingue.
Certificati di lingue: finlandese
Il diploma YKI o Yleinen Kielitutkinto, è il miglior modo di certificare il tuo finlandese.
Lo gestisce l’Università di Jyväskylä e i sei livelli del QCER sono tutti lì, dall’A1 al C2. Puoi fare l’esame in tutta la Finlandia: dalle isole Åland a Inari, un villaggio di 600 anime in piena Lapponia.
Ci sono normalmente quattro sessioni d’esame l’anno.
È bene mettersi in contatto, con congruo anticipo, con i singoli centri per avere informazioni dettagliate. I livelli intermedi, per esempio, hanno parecchi candidati e i posti disponibili evaporano.
Il sito dell’Agenzia Nazionale dell’Educazione Finlandese è un ottimo punto di partenza per prendere dimestichezza con l’esame, la sua struttura e come prepararsi.
In generale, il livello minimo per richiedere la cittadinanza è il B1.
Ciò nonostante, le autorità finlandesi ci stanno lavorando sopra e magari tra qualche anno la cosa cambierà.

Perciò, se il tuo interesse è relativo alla tua condizione giuridica nel paese, ti raccomando caldamente di contattare le autorità prima di iniziare qualsiasi progetto di esame.
Quello che invece puoi senz’altro iniziare da subito, è ad imparare il finlandese; poi, ti rimarrà solo di abituarti alla struttura dell’esame.
Peraltro, se quello che vuoi è diventare un impiegato statale, hai bisogno del Civil Service Language Proficiency Certificate.
Questo test è disponibile in tre livelli:
- soddisfacente
- buono
- ottimo
Avrai bisogno dell’uno o dell’altro, secondo lo stabilito dall’Ente Pubblico in cui vorrai lavorare. Puoi fare l’esame dei primi due livelli in varie città finlandesi. Il terzo, invece, solo ad Helsinki.
Il certificato soddisfacente è sufficiente per richiedere la cittadinanza, tuttavia non mi stancherò di ripetere: consulta le autorità finlandesi prima di iniziare qualsiasi cosa.
Alternativamente, puoi accedere alla cittadinanza pure tramite la lingua svedese. Sì sì. Se hai già dimestichezza con lo svedese, usala.
Se invece dovessi iniziare da zero in ogni caso, io allora mi butterei sul finlandese: sembra una missione impossibile, ma per ufficiale che sia lo svedese in Finlandia (lo è), la vera lingua materna qui è il finlandese.
Di nuovo, non ci sono materiali per prepararsi, sulla linea degli esami del Cambridge.
Ma se sei interessato ad imparare il finlandese, questo è quanto ti raccomanderei:
Complete Finnish, di Teach Yourself: ci tocca ricorrere di nuovo all’inglese come lingua base, perché i due corsi che esistono in italiano, a me non piacciono. Questo, invece, è molto buono.
Opi Suomea, di Aracne: una grammatica del finlandese in italiano. Peccato che gli autori non abbiano creato un corso per autodidatti.
Certificati Linguistici: conclusioni
Spero che questo primo post sui certificati linguistici più interessanti ti sia piaciuto.
Adesso, non ti resta altro che valutare, ponderare, fare due conti e lanciarti. Quale sceglierai, per migliorare la tua impiegabilità?
Se l’idea dei certificati linguistici ti attrae, però or ora cerchi piuttosto ispirazione per imparare una nuova lingua, butta uno sguardo qui:
🇯🇵 Imparare il Giapponese: Come Iniziare
🇪🇸 Spagnolo Facile: 10 Punti Obbligatori Per Impararlo
🇫🇷 Perché Imparare Il Francese: Ragioni Serie e Semiserie
🇲🇹 Imparare Il Maltese: Guida Rapida Per Iniziare
Arrivati qui, permettimi di chiederti un piccolo favore.
Trovare il tempo di mettere insieme quanto ho imparato in vent’anni, distillarlo in un post e pubblicarlo è uno sforzo titanico. 😓
Ti è piaciuto il post?
Se sì, potresti per favore condividerlo nei social? Sarebbe per te questione di pochi secondi, ma a me sarebbe di grandissimo aiuto. 🙏
Grazie!
A presto.
Il tuo consulente linguistico personale,
Fabio
Fabio complimenti per il sito, mi sembra uno spazio fenomenale per qualsiasi amante delle lingue!
Volevo chiederti dell’ebraico. Dici di iniziare da Assimil o da Hoepli? Ho dato un occhio ad ambedue, ma il tempo che ho è limitato e non so da dove iniziare. Suggerimenti?
Grazie grazie!
Grande Arabella!
Beh, circa Assimil Ebraico trovi una recensione apposita su questo sito.
Se ti sei trovata bene con Assimil in passato, continua a dargli fiducia. Ad ogni modo, non specifichi se è pura passione od altro.
Se hai visitato questo post sui certificati, presumo tu ne voglia uno di ebraico. In tal caso:
1. Fa’ ambedue, prima l’uno poi l’altro;
2. Esercitati assai con un tutor;
3. Fatti pure con del materiale in base inglese.
Appena possibile, pubblicherò un megapost sull’ebraico. Porta pazienza 😉
Mazzal tov!
Molto interessante. Ne avrei proprio bisogno per arricchire un curriculum un po’ “scialbo”. Grazie mille.
Grande Albi!
Certamente, è un’ottima ragione 😀