
Adoro la casa editrice Assimil, come ho già indicato nel post Corsi Assimil: La Recensione Più Onesta e Completa Che Troverai.
Li conosci? Il suo fondatore creò qualcosa di grandioso, nella prima metà del secolo scorso. 🤩
Sicuramente lasciò perplessi in parecchi (Che? Assimilazione… intuitiva!?).
Fortunatamente, non si tirò indietro, per cui oggi disponiamo di una collezione di corsi da serie A. 🏆
Alla fine di questo post, ne saprai di più su questa casa editrice, sul posto che occupa nel panorama dei corsi di lingua per autodidatti e di quanti ne offre ad oggi.
Leggerai anche alcune prospettive future nonché i suggerimenti affatto imparziali all’azienda da parte di un gran intenditore (ehm, me stesso) in nome degli assimilisti di tutto il mondo.
Diamo inizio al post.
Índice
I numeri della casa editrice Assimil
Secondo i dati diffusi dal suo quartier generale, dalla fondazione dell’azienda circa 40 milioni di persone in tutto il mondo hanno imparato lingue, o lo stanno facendo, grazie alla casa editrice Assimil. 🤯
Non ci è dato sapere come abbiano ottenuto questa cifra straordinaria.
Unità stampate? Statistiche di vendita? 🤔
È possibile che il numero sia gonfiato, senza menzionare che il sito web della filiale italiana quantifica il loro successo in più di de 35 milioni di corsi venduti.
C’è differenza col dato francese, ma dato eccezionale in ogni caso. Lancio le seguenti considerazioni, speculando in libertà:
#1 Molti comprano ma non imparano, proprio come un’infinità di libri di qualsiasi tipo vengono comprati ed abbandonati → gli assimilisti reali sarebbero meno di 40 milioni.
#2 Il tasso di recidiva del fruitore di un prodotto Assimil è alto, ragion per cui una stessa persona comprerebbe e, teoricamente, imparerebbe, varie lingue nel corso della sua vita → gli assimilisti reali sarebbero meno di 40 milioni;
Però…
#3 una copia può passare di mano in mano, stia nello scaffale di una biblioteca o in quello di un privato cittadino, presa in prestito da familiari, amici, vicini o venduta ad un altro appassionato → gli assimilisti reali potrebbero essere più di 40 milioni.
Ignoro i numeri di Teach Yourself, Michel Thomas, Hoepli, Pimsleur e degli altri classici del settore.
Mi azzardo tuttavia a supporre che Assimil stia nel top 3 dei corsi di lingua per autodidatti di maggior successo di tutti i tempi. 🏆
Per quanto riguarda il suo portfolio, il catalogo del 2018 contempla (tieniti forte) 113 varietà linguistiche (in base francese, la più comune). 🤯
Da lingue ordinarie come francese o tedesco fino a lao o romaní, in formato Guida di Conversazione o i più completi Senza Sforzo e Perfezionamento.
Diamo un occhio alla ricchezza del suo catalogo.
Il catalogo della casa editrice Assimil
Questo è un campione dei corsi della collana Evasioni (De Poche), che sono dei condensati di lingua:
Il Catalano – Collana Evasioni, Assimil
Il Croato – Collana Evasioni, Assimil
Questi invece, sono alcuni della collana Senza Sforzo, che permette di andare dallo zero assoluto a un livello intermedio:
Il Francese Senza Sforzo, Assimil (pack con USB MP3)
Il Russo Senza Sforzo, Assimil (pack con CD audio e MP3)
E per quelli che fanno sul serio e vogliono passare per madrelingua, ci sono le collane Perfezionamento:
Perfezionamento dell’Inglese, Assimil (pack con CD audio e MP3)
Perfezionamento dello Spagnolo, Assimil (pack con CD audio e MP3)
E anche l’ottima collana Affari, dedicata alle lingue del mondo business:
L’Inglese Degli Affari, Assimil (pack con CD audio e MP3)
Beh, piuttosto variegato, non trovi?

Il mondo dell’assimilismo di oggi
È un metodo che è stato applicato alla maggioranza delle lingue del globo, anche se gli assimilisti si comportano con la casa editrice nello stesso modo dei fans de Il Trono di Spade con George RR Martin: non smettono di punzecchiare affinché produca di più. 😹
Più titoli, più qualità nelle nuove edizioni, più tutto.
C’è da dire che l’azienda, ancora oggi a controllo familiare da una novantina d’anni dalla fondazione, è un esempio di trasparenza e mantiene un dialogo costante con il suo pubblico, mediante blogs, eventi, fiere e social networks.
Le lamentele più frequenti giranto intorno a:
#1 La mancanza di certe lingue obiettivo nella collana Senza Sforzo;
#2 La mancanza di adattamento ad alcune lingue base, o…
#3 L’assenza totale di altre lingue nel grande pantheon assimilista.
Normalmente, Assimil rende noto quando una vecchia edizione si sta rinnovando o quando si introduce un nuovo corso in catalogo. 🆕
O ce lo fa sapere diffondendo l’informazione per i suoi canali abituali, o rispondendo agli stalker come me che con tanto affetto li perseguita.
Rivendicazioni di lunga data sono l’inclusione di islandese, urdu, tibetano ed alcune altre lingue nella collana Senza Sforzo.
Sono lingue il cui peso specifico culturale spesso ne supera l’estensione geografica e la demografia, e trovo normale che sia così: ci sono ottime ragioni per cimentarsi con esse.
Ad oggi, sono appena disponibili nelle Guide di Conversazione: una collana ben fatta ma che offre troppo poco contenuto. 🙄
Non mancano neppure le richieste di ampliazione alla collana Perfezionamento di quei corsi che già esistono come Senza Sforzo.
Nella comunità assimilista, abbondano le richieste in tal senso a proposito del greco moderno, dell’ebraico, del romeno, etc.
Non scarseggiano neppure quelle circa lingue artificiali, precolombine e bantu: siamo studenti e clienti esigenti, a quanto pare.
Quando Assimil annuncia che non produrrà il corso X perché commercialmente non ha senso assimilizzarlo, la comunità grida allo scandalo.
Eppure, ad esser sinceri, di corsi su lingue minori non mancano: te ne indico alcuni.
I corsi Assimil meno convenzionali
Non di soli inglese e francese vive l’uomo: Assimil offre pure un ventaglio di corsi di lingue poco studiate ma molto apprezzate dai linguofili.
In ordine sparso:
Il Latino Senza Sforzo, Assimil (pack con CD audio)
L’Egiziano Geroglifico Senza Sforzo, Assimil (pack con CD audio) in base francese
Il Greco Antico Senza Sforzo, Assimil (pack con CD audio)
Il Sanscrito Senza Sforzo, Assimil (pack con CD audio e MP3) in base francese
C’è da riconoscere ad Assimil, che non esita a lanciare prodotti il cui ritorno sull’investimento darebbe di che pensare.
Quale interesse commerciale potrebbe motivare l’edizione de L’Egiziano Geroglifico Senza Sforzo? 😐
E nonostante tutto, alcuni di questi corsi hanno avuto dei mini-successi: Il Sanscrito Senza Sforzo ha venduto più di 11.000 copie solo in Francia, niente male per questa lingua!
E per quanto riguarda le altre lingue minori, pazienza amico assimilista, pazienza.
Mi azzardo comunque a fare delle richieste formali ad Assimil.

Suggerimenti alla casa editrice Assimil
La prima cosa che mi verrebbe da suggerire all’ufficio Marketing della ditta è di approfittare di più del surplus di ambasciatori della marca di cui dispone.
Cioè, di noialtri assuefatti ai corsi Assimil: è arcinoto che se lo stile ti piace, non è che ti piaccia e basta. Non è un hobby tiepido da fine settimana, è una dipendenza. 😹
Soffriamo di Assimilitis acuta. Prima di accorgertene e senza avere dato anteriormente segni di linguomania, potresti ritrovarti con:
- un corso nella borsa,
- un altro a fianco alla poltrona,
- un terzo sul comodino, 📚
- e con le registrazioni di tutt’e tre in tutti gli apparecchi fonoriproduttori in tuo possesso.
Alcuni di noi hanno speso una tal fortuna che in altre aziende ci darebbero il diritto di partecipare alle riunioni degli azionisti.
Ebbene, Monsieur Yannick Chérel, dico proprio a lei: è anche per questo che ci sentiamo in diritto di chiedere maltese, panjabi, scozzese, quechua e amarico Senza Sforzo.
Ci sentiamo parte del clan. E le commento un paio d’altre cosette:
- Non ha mai pensato di mettere in moto un progetto crowdfunding per finanziare corsi di incerto fatturato ma grande valore culturale?
- Perché non lanciarsi nel mondo delle lingue dei segni?
Sarebbero prodotti diversi da quelli finora creati, ma sarebbe altresì terribilmente fichi.
Dopotutto, la sua azienda è sempre stata sulla cresta dell’onda dell’innovazione tecnologica.
- Potrebbe essere una buona idea indicare lo status di sviluppo dei suoi nuovi prodotti alla maniera di Duolingo, no?
Ciò le permetterebbe di frenare lo stalking ai suoi collaboratori da parte di noi linguomani incalliti.
Glossario semiserio per la casa editrice Assimil
Assimilizzare: trasporre qualcosa al formato Assimil. Iniziò dalle lingue ma ormai il movimento è andato più in là.
Nello stesso modo in cui in inglese c’è chi dice hai bisogno di una presentazione in Powerpoint? quando non capisce qualcosa di facile, o vuoi che ti faccia uno schema? in spagnolo, in francese c’è hai bisogno che te lo assimilizzi?
Assimilista: un devoto di Assimil (io, per esempio).
Assimilismo: il metodo Assimil (tutta la prolissità di cui mi sono macchiato in questo post, per esempio).
Assimilitis: dipendenza dai corsi Assimil.
Conosci già questa lingua? Ci getti un occhio di nuovo. Non la parli? Che non manchi il corso in casa tua.
Non avevi previsto imparare il norvegese ma è appena uscita la nuova edizione con la nuova striscia a fumetti? 📒
Eh, adesso sai come riempirai quel piccolo spazio che era rimasto nella tua libreria.
CONCLUSIONI
Ti è piaciuto questo post? Conoscevi il metodo Assimil?
Sei d’accordo con me o dissenti? Me lo spiegheresti con un commento qui sotto?
Attenzione! Se ti è piaciuto questo post, puoi gettare uno sguardo sugli altri riguardo ad Assimil, tipo questi due:
Imparare le lingue con Assimil: vips che sono diventati poliglotti
Storia dei migliori corsi di lingue da autodidatta del pianeta
Se sei un Assimilista, alza la mano! Basterà lasciare un breve commento sotto a questo post.
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A presto!
Il tuo consulente linguistico personale,
Fabio
Assimilista anche io, senza dubbio alcuno! Sono davvero i migliori corsi di lingua in commercio: tanto audio solo nella lingua target (niente commenti inutili in inglese come Teach Yourself o Colloquial), dialoghi mai banali, ottimi per la memorizzazione, e tanto vocabolario.
L’idea di un crowdfunding per finanziare progetti non allo studio secondo me potrebbe essere molto efficace: anch’io richiedo a gran voce da tempo il corso di islandese (di cui però è appena uscita la versione nella collana “Apprendre” che conduce fino a un esiguo A2), e il perfezionamento del giapponese, ad esempio. Speriamo che gli possa venire in mente, prima o poi, sicuramente troverebbero schiere di lettori pronti a contribuire pur di vedere i loro sogni realizzarsi!
Grande Yari!
Secondo me Teach Yourself e Colloquial sono in linea di massima validi, con qualche eccezione. Tuttavia, sono d’accordo con te: dove arriva Assimil, non ce n’è per nessuno.
L’islandese della collana Apprendre è ottimo: peccato, come dici tu, che si fermi all’A2. Dovremo organizzare una marcia su Parigi prima o poi, per convincerli a crowdfundarsi 😀